La caccia – Arnaldo Miniati
Borgo Museo | Casa Paloscia 1975 – 2021
ITALIANO | English below
La vita
Conosciuto sia come pittore che ceramista, Arnaldo Miniati è nato a Firenze nel 1909. Tecnico di grande capacità, fonda negli anni del secondo dopoguerra, nella sua città natale, un laboratorio ceramico denominato "Miniati Ceramiche" dove realizza una produzione di raffinati pezzi seriali affiancata da monotipi d'artista ispirati ad un austero arcaismo. La manifattura "Miniati" realizza, sotto la direzione artistica del titolare, una produzione costituita da pezzi unici di impronta scultorea e di sapore arcaico e una di oggetti decorativi e d'arredo in serie destinati alla commercializzazione. Nel 1951 la ditta presenta la sua produzione alla XV Mostra dell'Artigianato di Firenze. L’intraprendente Miniati spicca anche all’interno della Compagnia del Paiolo, un’associazione che rinasce negli anni ‘50 per “promuovere e alimentare un’atmosfera artistica culturale degna delle tradizioni fiorentine” sulla storia consolidata di una sua origine datata 1512, come documenta il Vasari nelle sue Vite. Artista, imprenditore e attivista culturale, Miniati muore nel 1979, nella sua città natale. Tipicamente fiorentino, anche per il suo carattere burbero e polemico, appassionato tanto all’arte quanto alla buona cucina, viene ricordato come una persona dinamica ma anche molto abitudinaria, a tal punto da recarsi esclusivamente presso il solito tabaccaio per acquistare i soliti sigari.
La poetica
Fortemente legato allo stile classico, Miniati dipinge in maniera figurativa, prediligendo paesaggi e nature morte come soggetti delle sue opere. Sviluppa così, e lo manterrà sempre, uno stile ottocentesco: il suo amore per la classicità è tale da fargli pure scrivere un saggio sul tema intitolato Mancata influenza di Michelangelo sulla pittura moderna, pubblicato nella seconda metà degli anni ‘70. Oltre ad essere pittore, scultore e ceramista di grande talento, Miniati nutre una forte passione per la cucina, tanto da scrivere diversi libri in merito, dove racconta le ricette della gastronomia italiana scoperte durante i suoi numerosi viaggi per la Penisola, come ad esempio le Storie di cucina o Il giornale di bordo, che racchiudono appunti e disegni che hanno come tema centrale il cibo. Miniati viene descritto da Sergio Baldi, suo amico che lo aiutò molto nell’ultimo anno di vita, dopo che l’artista venne colto da paresi, come una persona attenta a tutto ciò che costituiva novità e scoperta: mescolando le sue passioni e creando di continuo ceramiche, dipinti, libri d’arte o di cucina, ha sempre invitato anche gli altri a provare nuove esperienze incarnando l’esempio di una persona che ha sempre cercato di oltrepassare i “limiti”.
L’opera a Castagno
Da questo piccolo tavolino in ceramica custodito accanto all’ingresso di Casa Paloscia a La Vigna (Castagno), si intuisce la bravura e capacità di esperto ceramista di Arnaldo Miniati. Si tratta di un pezzo decorativo e d’arredo dall’impronta scultorea. In linea con la passione per il “primitivismo” scatenatosi in tutta Europa tra il XIX e XX secolo, La Caccia ricorda le antiche pitture rupestri con scene di caccia ritrovate dagli archeologi nelle caverne preistoriche. I colori sono accesi e brillanti, le linee poche e essenziali a formare delle figure di un cacciatore armato di lancia e due animali inseguiti, attraverso una estrema semplificazione dei segni. Curiosità: le mura di Casa Paloscia custodiscono anche un’altra scena di caccia sempre di Miniati, però a rilievo in ceramica monocroma, con alcuni animali raffigurati mentre corrono; il soggetto è ripreso dall’arte etrusca.
Di Miniati è presente dal 1975 anche un affresco in una via del borgo. Scopri di più leggendo la scheda su Aprile.
ENGLISH
Biography
Known both as a painter and a ceramist, Arnaldo Miniati was born in Florence in 1909. A highly skilled technician, in the years after the Second World War, in his hometown, he founded a ceramic laboratory called "Miniati Ceramiche" where he realises a production of refined serial pieces alongside from artist monotypes inspired by an austere archaism. The "Miniati" manufactory realises, under the owner's artistic direction, a production consisting of unique pieces with a sculptural imprint and an archaic flavour and a series of decorative and furnishing objects in series destined for marketing. In 1951 the company presented its production at the 15th Florence Handicraft Exhibition. The enterprising Miniati also stands out within the Compagnia del Paiolo, an association that was reborn in the 1950s to "promote and nurture an artistic and cultural atmosphere worthy of Florentine traditions" on the consolidated history of its origins dating back to 1512, as documented Vasari in his Lives. Artist, entrepreneur and cultural activist, Miniati died in 1979, in his hometown. Typically Florentine, also for his gruff and polemical character, passionate both for art and good food, he is remembered as a dynamic person but also very habitual, to the point of going exclusively to the usual tobacconist to buy the usual cigars.
Philosophy
Strongly linked to the classical style, Miniati paints figuratively, preferring landscapes and still lifes as subjects of his works. In this way he develops, and will always keep it, a nineteenth-century style: his love for classicism is such that he even wrote an essay on the subject entitled Michelangelo's lack of influence on modern painting, published in the second half of the 1970s. In addition to being a very talented painter, sculptor and ceramist, Miniati has a strong passion for cooking, so much so that he has written several books on the subject, where he recounts the recipes of Italian gastronomy discovered during his numerous trips to the Peninsula, such as the Cooking stories or The logbook, which contain notes and drawings that have food as a central theme. Miniati is described by Sergio Baldi, his friend who helped him a lot in the last year of his life, after the artist was seized by paresis, as a person attentive to everything that constituted novelty and discovery: mixing his passions and creating new I continue ceramics, paintings, art or cookery books, he has always invited others to try new experiences, embodying the example of a person who has always tried to go beyond "limits".
Artwork in Castagno
From this small ceramic table kept next to the entrance to Casa Paloscia in La Vigna (Castagno), one can sense the skill and skill of an expert ceramist of Arnaldo Miniati. It is a decorative and furnishing piece with a sculptural imprint. In line with the passion for "primitivism" unleashed throughout Europe between the nineteenth and twentieth centuries, La Caccia (The Hunt) recalls the ancient cave paintings with hunting scenes found by archaeologists in prehistoric caves. The colours are bright and bright, the lines few and essential to form the figures of a hunter armed with a spear and two chased animals, through an extreme simplification of the signs. Curiosity: the walls of Casa Paloscia also house another hunting scene also by Miniati, but in monochrome ceramic relief, with some animals depicted while running; the subject is taken from Etruscan art.
From 1975 there is also a fresco of Miniati in a street of the village. Find out more by reading the fact sheet on Aprile (April) fresco.