Ginestra – Lea Monetti

Borgo Museo | Casa Paloscia 1975 – 2021


ITALIANO | English below

La vita

Lea Monetti viene dalla Scuola della Realtà di Pietro Annigoni a Firenze, frequentata negli anni ‘70 dopo i corsi all’Accademia di Firenze. Da qui deriva l'importanza del disegno per l’artista e il realismo. Pittrice, scultrice, ritrattista, esperta in tecniche antiche e nell’affresco, è stata anche assistente e restauratrice agli affreschi strappati nello studio del pittore e incisore Bruno Saetti a Montepiano. Le sue più recenti realizzazioni sono state: Laocoonte Madre per l’antiquario Marco Fabio Apolloni e la riedizione di tutte le sue sculture nude, “rivestite” per una nuova fusione in bronzo, commissionata dagli arredatori del magnate del 5G, signor Huawei, per la sua residenza di rappresentanza a Shenzhen. Attualmente è tornata al suo primo amore per i ritratti e personalità dell’industria.

La poetica

L’artista è sapientemente padrona di tutte le tecniche, dall’affresco, al disegno, alla scultura. La sua arte figurativa cerca di fermare e rappresentare la bellezza della natura, perché come afferma lei stessa: “Qualsiasi forma di distorsione della realtà la sento come violenza ed io non potrei mai fare, consapevolmente, violenza a nessuna cosa che esiste”. La sua poetica è perciò chiara: “Fermare nel tempo la bellezza e l’emozione che mi suscitano le cose o le luci o le persone; tutto quello che mi emoziona. Ogni soggetto ha la sua realizzazione ideale, per questo mi sono impadronita di tutte le tecniche”.

L’opera a Castagno

Tommaso Paloscia è stato il primo critico che ha incontrato, nei suoi primi passi nel cammino dell’arte, e da subito si è instaurato un rapporto di stima reciproca. La scultura in bronzo Ginestra, collocata recentemente (nell’ottobre 2020), per volontà di Simonetta Paloscia, a Casa Paloscia a La Vigna (Castagno), in quella che è diventata la Piazzetta delle artiste donne, è estremamente realistica, descrittiva e armonica. È stata una delle primissime che l’artista ha modellato nella sua carriera, partendo come Pittore di scuola Annigonniana, e raffigura la figlia Ginestra nelle vesti di ballerina. Il suo manager, Giovambattista Remo Bianco, in seguito, ha spinto l’artista ad abbracciare la scultura e il bronzo che poi è diventato l’amore della sua vita e la realizzazione della sua arte più compiuta e riconosciuta in tutto il mondo come una delle principali espressioni della sua arte figurativa. Una piccola curiosità: nella chiesetta di Castagno c’è una panca del Seicento donata dagli eredi Monetti.

Leggi l’articolo (con fotogallery) Casa Paloscia e la nuova piazzetta delle artiste donne.


ENGLISH

Biography

Lea Monetti comes from Pietro Annigoni's School of Reality in Florence, attended in the 1970s after taking courses at the Academy of Florence. Hence the importance of drawing for the artist and realism. She is a painter, sculptor, portraitist, expert in ancient techniques and frescoes, she was also an assistant and restorer of the frescoes torn in the studio of the painter and engraver Bruno Saetti in Montepiano. His most recent creations were: Laocoonte Madre for the antiquarian Marco Fabio Apolloni and the re-edition of all his nude sculptures, "coated" for a new bronze casting, commissioned by the interior decorators of the 5G magnate, Mr. Huawei, for the his representative residence in Shenzhen. Currently she has returned to her first love for portraits and industry personalities.

Philosophy

The artist is skilfully master of all techniques, from fresco, to drawing and sculpture. Her figurative art tries to stop and represent the beauty of nature, because as she herself says: "Any form of distortion of reality I feel like violence and I could never knowingly do violence to anything that exists". Her poetics are therefore clear: "Stop in time the beauty and emotion that things or lights or people arouse in me; everything that excites me. Each subject has its ideal realisation, which is why I have mastered all the techniques".

Artwork in Castagno

Tommaso Paloscia was the first critic he met, in his first steps on the path of art, and a relationship of mutual esteem was immediately established. The bronze sculpture Ginestra, recently placed (in October 2020), by the will of Simonetta Paloscia, at Casa Paloscia in La Vigna (Castagno), in what has become the Piazzetta delle artiste donne (Women artists’ little square), is extremely realistic, descriptive and harmonious. It was one of the very first that the artist modelled in her career, starting as a Painter of the Annigonniana school, and depicts her daughter Ginestra as a dancer. His manager, Giovambattista Remo Bianco, later pushed the artist to embrace sculpture and bronze which then became the love of his life and the realisation of his most accomplished art and recognised worldwide as one of the main expressions of his figurative art. A little curiosity: in the small church of Castagno there is a seventeenth-century bench donated by the Monetti heirs.