Aprile – Arnaldo Miniati
Borgo Museo | Affreschi 1975
ITALIANO | English below
La vita
Conosciuto sia come pittore che ceramista, Arnaldo Miniati è nato a Firenze nel 1909. Tecnico di grande capacità, fonda negli anni del secondo dopoguerra, nella sua città natale, un laboratorio ceramico denominato "Miniati Ceramiche" dove realizza una produzione di raffinati pezzi seriali affiancata da monotipi d'artista ispirati ad un austero arcaismo. La manifattura "Miniati" realizza, sotto la direzione artistica del titolare, una produzione costituita da pezzi unici di impronta scultorea e di sapore arcaico e una di oggetti decorativi e d'arredo in serie destinati alla commercializzazione. Nel 1951 la ditta presenta la sua produzione alla XV Mostra dell'Artigianato di Firenze. L’intraprendente Miniati spicca anche all’interno della Compagnia del Paiolo, un’associazione che rinasce negli anni ‘50 per “promuovere e alimentare un’atmosfera artistica culturale degna delle tradizioni fiorentine” sulla storia consolidata di una sua origine datata 1512, come documenta il Vasari nelle sue Vite. Artista, imprenditore e attivista culturale, Miniati muore nel 1979, nella sua città natale. Tipicamente fiorentino, anche per il suo carattere burbero e polemico, appassionato tanto all’arte quanto alla buona cucina, viene ricordato come una persona dinamica ma anche molto abitudinaria, a tal punto da recarsi esclusivamente presso il solito tabaccaio per acquistare i soliti sigari.
La poetica
Fortemente legato allo stile classico, Miniati dipinge in maniera figurativa, prediligendo paesaggi e nature morte come soggetti delle sue opere. Sviluppa così, e lo manterrà sempre, uno stile ottocentesco: il suo amore per la classicità è tale da fargli pure scrivere un saggio sul tema intitolato Mancata influenza di Michelangelo sulla pittura moderna, pubblicato nella seconda metà degli anni ‘70. Oltre ad essere pittore, scultore e ceramista di grande talento, Miniati nutre una forte passione per la cucina, tanto da scrivere diversi libri in merito, dove racconta le ricette della gastronomia italiana scoperte durante i suoi numerosi viaggi per la Penisola, come ad esempio le Storie di cucina o Il giornale di bordo, che racchiudono appunti e disegni che hanno come tema centrale il cibo. Miniati viene descritto da Sergio Baldi, suo amico che lo aiutò molto nell’ultimo anno di vita, dopo che l’artista venne colto da paresi, come una persona attenta a tutto ciò che costituiva novità e scoperta: mescolando le sue passioni e creando di continuo ceramiche, dipinti, libri d’arte o di cucina, ha sempre invitato anche gli altri a provare nuove esperienze incarnando l’esempio di una persona che ha sempre cercato di oltrepassare i “limiti”.
L’opera a Castagno
Tra i dodici affreschi che hanno fondato il Museo all’aperto di Castagno, quello dedicato al mese di Aprile porta la firma di Arnaldo Miniati che ha deciso di rappresentare il mese in cui si celebra la Santa Pasqua con la simbologia cristiana più classica: così una colomba spicca il volo liberata da due mani ignote; in primo piano un vaso di fiori bianchi, segno di primavera ma anche purezza, mentre in secondo piano la gabbia aperta, nella quale si intuisce fosse tenuta prigioniera la colomba. Sullo sfondo l’orizzonte, la libertà: il cielo azzurro incontra la terra conferendo una certa profondità al dipinto, aiutata dalla prospettiva che ha come punto di fuga (o fuoco) la gabbia stessa.
Di Miniati esiste anche un’opera in ceramica a Castagno, un piccolo tavolino nel giardino di Casa Paloscia. Scopri di più leggendo la scheda su La caccia.
ENGLISH
Biography
Known both as a painter and a ceramist, Arnaldo Miniati was born in Florence in 1909. A highly skilled technician, in the years after the Second World War, in his hometown, he founded a ceramic laboratory called "Miniati Ceramiche" where he realises a production of refined serial pieces alongside from artist monotypes inspired by an austere archaism. The "Miniati" manufactory realises, under the owner's artistic direction, a production consisting of unique pieces with a sculptural imprint and an archaic flavour and a series of decorative and furnishing objects in series destined for marketing. In 1951 the company presented its production at the 15th Florence Handicraft Exhibition. The enterprising Miniati also stands out within the Compagnia del Paiolo, an association that was reborn in the 1950s to "promote and nurture an artistic and cultural atmosphere worthy of Florentine traditions" on the consolidated history of its origins dating back to 1512, as documented Vasari in his Lives. Artist, entrepreneur and cultural activist, Miniati died in 1979, in his hometown. Typically Florentine, also for his gruff and polemical character, passionate both for art and good food, he is remembered as a dynamic person but also very habitual, to the point of going exclusively to the usual tobacconist to buy the usual cigars.
Philosophy
Strongly linked to the classical style, Miniati paints figuratively, preferring landscapes and still lifes as subjects of his works. In this way he develops, and will always keep it, a nineteenth-century style: his love for classicism is such that he even wrote an essay on the subject entitled Michelangelo's lack of influence on modern painting, published in the second half of the 1970s. In addition to being a very talented painter, sculptor and ceramist, Miniati has a strong passion for cooking, so much so that he has written several books on the subject, where he recounts the recipes of Italian gastronomy discovered during his numerous trips to the Peninsula, such as the Cooking stories or The logbook, which contain notes and drawings that have food as a central theme. Miniati is described by Sergio Baldi, his friend who helped him a lot in the last year of his life, after the artist was seized by paresis, as a person attentive to everything that constituted novelty and discovery: mixing his passions and creating new I continue ceramics, paintings, art or cookery books, he has always invited others to try new experiences, embodying the example of a person who has always tried to go beyond "limits".
Artwork in Castagno
Among the twelve frescoes that founded the Castagno Open Air Museum, the one dedicated to the month of April (Aprile) bears the signature of Arnaldo Miniati who has decided to represent the month in which Easter is celebrated with the most classic Christian symbolism: thus a dove takes flight freed by two unknown hands; in the foreground a vase of white flowers, a sign of spring but also purity, while in the background the open cage, in which it is understood that the dove was held prisoner. In the background, the horizon, freedom: the blue sky meets the earth, giving a certain depth to the painting, aided by the perspective that has the cage itself as a vanishing point (or focus).
There is also a ceramic work by Miniati in Castagno, a small table in the garden of Casa Paloscia. He finds out more by reading the factsheet on La caccia (The Hunt).