Tracce dorate – Christina Gschwantner, Residenza d’Artista 2021*
Borgo Museo | Nuove Opere 2019 – 2021
* La Residenza d’Artista 2021 (seconda edizione) è un progetto a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, realizzato con il contributo della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2021 e patrocinato dal Comune di Pistoia. Clicca qui per vedere foto e video.
ITALIANO | English below
La vita
Christina Gschwantner è una pittrice e illustratrice austriaca, nata nel 1975 a Vienna, città dove vive e lavora. Ha studiato pittura e grafica all’Università di Arti Applicate di Vienna, laureandosi nel 2001. Dal 2003 lavora come artista indipendente. Ama viaggiare per assaporare la cultura e le vibrazioni di luoghi e persone, traendo ispirazione per il suo lavoro. È stata in Grecia, New York, Messico, in Australia per un anno e ultimamente in Myanmar per 5 settimane. Ha ricevuto borse di studio dalla Fondazione Sussmann e dall'Università di Arti Applicate di Vienna. Oltre alle sue attività espositive, è stata rappresentata in diverse fiere d'arte come ART AUSTRIA, ART VIENNA e Parallel Vienna. La sua arte trae spunto da una frase di Serge Poliakoff: "Non insegnare il disegno, insegna la vita", il suo processo creativo è infatti strettamente legato all'esperienza di vita.
La poetica
Da sempre è alla ricerca della forma perfetta. La sua metodologia artistica si basa su una riconfigurazione della forma, la metamorfosi del visibile e un processo di interpretazione secondo un approccio in continua variazione ed evoluzione. Il suo modo di lavorare è giocoso: “Da bambina stavo sdraiata nel letto di mia nonna, osservando i muri, trovando personaggi, creature ed esseri. Questo è quello che sto ancora facendo. Il mio modo giocoso di lavorare è molto più di una strategia pittorica. Per me è la possibilità di avvicinarsi al mondo con curioso stupore e impegno entusiasta. Osservando ciò che appare, reinterpretando continuamente, trovando qualcosa di nuovo, la mia arte si colloca nella linea di confine tra fantasia e umorismo”. Dipingere è la sua passione, un modo per condividere pensieri ed emozioni da elaborare con tele e colori. Alcuni suoi lavori appaiono selvaggi, mentre altri più meditativi, in una sorta di gioco e confronto.
L’opera a Castagno
Tracce dorate di Christina Gschwantner è un progetto artistico che trae spunto dalle pietre di Castagno, i muri e le case in pietra, con l’intento di sottolinearne la particolarità e bellezza.
La prima parte si disloca come percorso che dal paese di Castagno ci porta all’esterno, fino ad arrivare a Casa Paloscia a La Vigna, nella nuova estensione ideata del percorso artistico del Borgo Museo: piccole impronte dorate da cercare, 25 pietre oltre alle fessure della piccola chiesa del Borgo. Il materiale usato per creare questo effetto è una foglia metallica di color oro. L’artista ha scelto volutamente questo colore perché, a suo avviso, esprime l’idea di qualcosa di antico e prezioso, oltre che sacro, culturalmente percepito così da tutti, compresi i bambini. Antico, come la storia passata del paese che Christina ha voluto mettere in luce, come omaggio al borgo. Queste tracce, nell’idea dell’artista, non sono fatte per restare ma per mostrare il passaggio del tempo e se capiterà anche sparire, come parte della storia delle pietre, i sassi di Castagno che tanto l’hanno colpita:
“Quando ho visto per la prima volta le foto di Castagno mi sono subito innamorata delle pietre di cui sono fatti i muri, le case, gli edifici. Sono stata magicamente attratta dalla loro perfetta armonia e semplicità, dalla loro varietà e perfezione e da tutte le forme diverse. Mi sono innamorata dei dettagli e delle piccole tracce di questo antico luogo. Un luogo che ovviamente ha una lunga storia da raccontare e dove è ancora possibile percepire la storia di un'antica comunità vivente con tanta arte e vita in corso. Ma è anche un posto che ora è diventato molto tranquillo e il suo meglio - i suoi giorni D’ORO - sono ormai lontani. Con il mio progetto volevo omaggiare la bellezza del vecchio, ma anche fare un regalo al paese stesso, creando consapevolezza per alcuni piccoli dettagli molto belli che si possono trovare in questo luogo speciale”.
Lungo il cammino quindi si incontrano casualmente piccole pietre e pezzi, tracce dorate a cui prestare attenzione. I punti scelti sono pensati per essere molto sottili e discreti, e spesso non visibili a prima vista. Solo dopo un'ispezione più attenta o una certa incidenza di luce, possono essere percepiti e visti, grazie al luccichio della luce emanata dalla foglia color oro. Si tratta quindi di piccoli dettagli sparsi qua e là, dentro e fuori il paese e nelle aree circostanti, frammenti a cui l’artista ha voluto infondere nuova attenzione, aggiungendo così un ulteriore strato alla storia delle vecchie pietre, nell’idea di espandere non solo l’ambiente ma creare una rete “di piccole reliquie dorate che vogliono essere scoperte e apprezzate dal loro spettatore, piccoli tesori di cui godere”.
Un intervento più consistente è stato poi realizzato sull’angolo posteriore della chiesa del paese, sempre in color oro, con rimando alla sacralità dei luoghi religiosi. L’artista ha voluto realizzare un murale che collegasse il vecchio e il nuovo. La chiesa è apparsa infatti a Christina come il vero cuore di Castagno. Come riferimento alla connessione ha scelto di riproporre una forma in pietra presente nella casa di Seccheto dove ha trascorso la sua Residenza d’Artista, con l’intento di realizzare un collegamento tra il vecchio e il nuovo, il passato e il presente, creando sì qualcosa di nuovo, ma comprendendo anche ciò che è già presente da molto tempo.
ENGLISH
Biography
Christina Gschwantner is an Austrian painter and illustrator, born in 1975 in Vienna, the city where she lives and works. You studied painting and graphics at the Vienna University of Applied Arts, graduating in 2001. Since 2003 you have worked as an independent artist. She loves to travel to savour the culture and vibes of places and people, drawing inspiration for her work. She has been in Greece, New York, Mexico, Australia for a year and most recently in Myanmar for 5 weeks. You have received scholarships from the Sussmann Foundation and the Vienna University of Applied Arts. In addition to her exhibition activities, she has been represented in several art fairs such as ART AUSTRIA, ART VIENNA and Parallel Vienna. Her art is inspired by a phrase by Serge Poliakoff: "Don't teach drawing, teach life", her creative process is in fact closely linked to life experience.
Philosophy
She has always been looking for the perfect shape. Her artistic methodology is based on a reconfiguration of form, the metamorphosis of the visible and a process of interpretation according to an approach in continuous variation and evolution. Her way of working is playful: “As a child I was lying in my grandmother's bed, observing the walls, finding characters, creatures and beings. This is what I am still doing. My playful way of working is much more than a pictorial strategy. For me it is the opportunity to approach the world with curious amazement and enthusiastic commitment. By observing what appears, continually reinterpreting, finding something new, my art is placed on the borderline between fantasy and humor”. Painting is her passion, a way to share thoughts and emotions to be elaborated with canvases and colours. Some of her works appear wild, while others are more meditative, in a kind of play and confrontation.
Artwork in Castagno
Tracce dorate (Golden traces in English) by Christina Gschwantner is an artistic project that takes its cue from the chestnut stones, the stone walls and houses, with the aim of emphasizing their uniqueness and beauty.
The first part unfolds as a path that from the village of Castagno takes us outside, up to Casa Paloscia in La Vigna, in the new extension of the artistic path of the Borgo Museo: small golden footprints to look for, 25 stones in addition to the cracks of the small church of the Borgo. The material used to create this effect is a metallic gold leaf. The artist has deliberately chosen this color because she, in her opinion, expresses the idea of something ancient and precious, as well as sacred, culturally perceived in this way by everyone, including children. Ancient, like the past history of the town that Christina wanted to highlight, as a tribute to the village. These traces, in the artist's idea, are not made to remain but to show the passage of time and if it happens to disappear, as part of the history of stones, the chestnut stones that have struck her so much:
“When I saw Castagno's photos for the first time, I immediately fell in love with the stones of which the walls, houses and buildings are made. I was magically drawn to their perfect harmony and simplicity, their variety and perfection and all the different shapes. I fell in love with the details and small traces of this ancient place. A place that obviously has a long history to tell and where it is still possible to perceive the history of an ancient living community with so much art and life going on. But it is also a place that has now become very quiet and the best of it - its GOLDEN days - are long gone. With my project I wanted to pay homage to the beauty of the old, but also to make a gift to the town itself, creating awareness for some very beautiful small details that can be found in this special place".
Along the way, therefore, you come across small stones and pieces by chance, golden traces to pay attention to. The stitches chosen are meant to be very subtle and discreet, and often not visible at first glance. Only after a more careful inspection or a certain incidence of light, can they be perceived and seen, thanks to the shimmer of light emanating from the gold-coloured leaf. These are therefore small details scattered here and there, inside and outside the town and in the surrounding areas, fragments to which the artist wanted to instill new attention, thus adding a further layer to the history of the old stones, in the idea of expanding not only the environment but to create a network of “little golden relics that want to be discovered and appreciated by their viewer, little treasures to enjoy”.
A more substantial intervention was then carried out on the rear corner of the village church, again in gold, with a reference to the sacredness of religious places. The artist wanted to create a mural that connected the old and the new. In fact, the church appeared to Christina as the true heart of Castagno. As a reference to the connection he has chosen to re-propose a stone form present in the house of Seccheto where he spent his Artist's Residence, with the aim of creating a connection between the old and the new, the past and the present, creating yes something new, but also including what has already been there for a long time.