Cara Regione Toscana, perché hai dimenticato il Borgo Museo di Pistoia?

Qualche giorno fa abbiamo scoperto della pubblicazione di due nuove guide sull’arte contemporanea in Toscana: entrambe curate dal Centro Pecci (museo giustamente capofila della nascitura “Rete regionale per l’arte contemporanea”), realizzate con il sostegno di Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica, distribuite gratuitamente in alcuni luoghi selezionati e consultabili nelle loro versioni online.

Così, lunedì 27 luglio, abbiamo partecipato alla presentazione di “My Art Guide Tuscany” e “Toscana Contemporanea” in un incontro tenutosi presso il Centro Pecci, moderato dalla direttrice Cristiana Perrella e presenziato da alcune cariche istituzionali: il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo, il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo e Stefano Pezzato, parte del team del Centro Pecci e curatore editoriale della guida Toscana Contemporanea.

Perché due guide che parlano della stessa cosa?

È stato spiegato che My Art Guide Tuscany è destinata ad un pubblico del settore, addetto ai lavori, mentre Toscana Contemporanea si rivolge a tutti i visitatori interessati a scoprire una Toscana che non è solo Firenze, Rinascimento e Chianti. Il comunicato stampa le presenta così:

My Art Guide Tuscany, edita da Lightbox (Venezia), è un'istantanea della scena artistica contemporanea che segnala gli spazi d'arte più interessanti tra musei, gallerie e collezioni private, senza tralasciare i festival, le residenze, i giardini d'artista, le opere di land art e di arte pubblica. È anche un itinerario alla scoperta delle numerose cantine disseminate sul territorio, dei laboratori e dei centri culturali, “nella convinzione che l’arte, soprattutto in questa terra, possa abbracciare più ambiti”, spiega la nota introduttiva. La guida viene pubblicata in tre formati - cartaceo, digitale ed app - e sarà in distribuzione presso il Centro Pecci e in una selezione di gallerie e musei in Regione.

Toscana Contemporanea, edita da Gruppo Editoriale (Prato), è la nuova guida di Toscana Promozione Turistica che indica mete e attrazioni per scoprire la Toscana più attuale: l'arte pubblica diffusa in spazi urbani, i parchi e i giardini d'arte, principali musei e collezioni, musei tematici e d'impresa, architetture contemporanee prevalentemente di uso pubblico, istituzionale e culturale, cantine d'autore, decine di eventi fra i più interessanti degli ultimi tempi. Ogni sezione è corredata da una mappa indicativa e segue un percorso circolare, dal capoluogo regionale alla costa e verso l’interno, in modo tale da suggerire possibili percorsi di visita. La tiratura in versione italiana e inglese è destinata al settore specialistico della Promozione Turistica. Sarà inoltre scaricabile dal sito visittuscany.com.

Toscana Contemporanea - Borgo Museo di Pistoia - Castagno di Piteccio.jpg

Sfogliate le due guide e constatata in entrambe l’assenza del Borgo Museo di Pistoia, ci chiediamo: perché?

Perché Castagno di Piteccio con il suo museo all’aperto, fondato nel 1975 dal critico d’arte Tommaso Paloscia, non merita nemmeno una citazione? Il suo piccolo antico borgo, abbracciato dai boschi della montagna pistoiese, è impreziosito da opere d’arte di artisti e artiste di fama internazionale (tra cui molti di origini toscane o comunque fortemente legati alla Toscana) - come ad esempio: Antonio Bueno, Jorio Vivarelli, Venturino Venturi, Quinto Martini, Diana Baylon, Giuseppe Gavazzi, Alfredo Fabbri, Luca Alinari, Fabio De Poli, etc. - e dal 2019 questo luogo d’arte e natura è anche la sede del Borgo Museo Festival, dei Dialoghi sulla Donna, di laboratori d’arte e percorsi lenti, di Residenze d’Artista e di altri eventi e progetti che lo rendono vivibile dalla comunità e dai visitatori come nuovo centro culturale, creativo e contemporaneo… Perché Castagno di Piteccio, il Borgo Museo di Pistoia, in Toscana, non merita di essere inserito dalla Regione nella sua mappatura e promozione dei luoghi d’arte contemporanea?

Non lo merita oppure è stato involontariamente ignorato? Queste due guide sono forse due prodotti editoriali ideati e realizzati senza un coinvolgimento del territorio? Per una mappatura del genere, immaginiamo che la Regione e i suoi curatori abbiano: 1) chiesto agli assessorati a cultura e/o turismo segnalazioni circa luoghi e realtà che ospitano, creano, promuovono arte contemporanea; 2) aperto una “call” chiedendo direttamente alle realtà interessate (musei, gallerie, associazioni culturali, pro loco, etc.) di segnalare il proprio luogo/progetto legato all’arte contemporanea.

Se sono state fatte operazioni simili e noi non l’abbiamo saputo, allora per metà è colpa nostra: l’altra metà, di chi ci avrebbe dovuto informare, di una mancata o scarsa comunicazione. Se invece si è semplicemente preferito fare senza coinvolgere il territorio, allora che si smetta almeno di farsi belli e bravi alle conferenze di turno, davanti a microfoni e telecamere, con parole come “rete” o “sistema” che nella realtà dei fatti non esistono: una rete o un sistema, in questo caso regionale, esiste se al proprio interno si condivide-coinvolge-comunica.

E per favore basta anche ragionare di turismo sostenibile, lento e diffuso, che possa restituire città come Firenze ai cittadini e allo stesso tempo valorizzare le aree interne del Bel Paese, come la nostra montagna, come la Ferrovia Porrettana, abbandonata anche quest’estate da Trenitalia… Basta con le parole che non rispettano i fatti.

Ma torniamo al tema. A quanto è stato raccontato alla presentazione, l’idea di realizzare queste due guide è nata almeno un anno fa. Ecco, esattamente un anno fa, la scorsa estate, anche alcuni rappresentati della Regione Toscana sono passati al Borgo Museo Festival 2019 e ricordiamo bene di aver regalato loro, proprio in quell’occasione, il nostro Libro Guida “Castagno di Piteccio - il Borgo Museo di Pistoia”. Peccato se lo siano dimenticati.

Beh, all’inizio della ricerca e in un anno di lavoro, si sarebbe potuto e dovuto coinvolgere gli attori locali del contemporaneo che a livello pubblico e/o privato, sul proprio territorio, creano, valorizzano, tutelano, promuovono l’arte (e non solo!), e magari (soprattutto nel caso di realtà indipendenti come la nostra) lo fanno pure in assenza o scarsità di risorse e servizi.

In Italia abbiamo il vizio di delegare la gestione, tutela e promozione dei beni culturali al volontariato e alla passione, mentre operatori culturali professionisti, esperti e competenti, sono totalmente sfruttati o nei casi più fortunati sottopagati (per approfondire la drammatica questione nazionale: www.miriconosci.it). Chissà se mai inizieremo a riconoscere il valore del lavoro culturale. Che intanto, almeno, si decida di sostenerlo con gli strumenti di promozione finanziati dalle nostre istituzioni pubbliche.

Elena & CdP staff

ZERO,2 METRI² al #BorgoMuseo!

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Siamo felicissimi di inaugurare la stagione estiva del Borgo Museo 2020 con una nuova opera d’arte o meglio con un nuovo spazio espositivo a cura di CUT - Circuito Urbano Temporaneo.

ZERO,2 METRI² è un progetto itinerante e sperimentale di arte contemporanea dedicato alla fotografia, uno spazio non convenzionale, un format aperto e dinamico ideato da Stefania Rinaldi di CUT - Circuito Temporaneo Urbano. E la prima opera che il Borgo Museo ospita grazie a questa cornice installata presso la Pro Loco di Castagno è “Grand Tour I Rovine” del fotografo Simone Ridi (1977). Sì, sembra un dipinto ma è davvero una fotografia che racconta un viaggio a Palermo realizzato insieme a CCT-SeeCity nell’estate 2018 (qui trovate un bellissimo racconto!) attraverso uno sguardo sulle rovine contemporanee... Questa fotografia rimarrà esposta qui fino a ottobre 2020 mentre la cornice resterà per ospitare ogni anno, durante la nostra “stagione eventi” (maggio-ottobre), una nuova opera.

Ovviamente, chi parteciperà al nostro Aperitivo Lento in programma tutte le domeniche d’estate 2020, non se la perderà! Per info e prenotazioni: https://bit.ly/AperitivoLentoBorgoMuseoEstate2020.

Ma cosa è ZERO,2 METRI²?

Rispondiamo con le parole della curatrice: “È un piccolo spazio itinerante, aperto e dinamico, sperimentale e non convenzionale dove l’artista espone nella dimensione obbli­gata, confrontandosi con il vuoto del possibile e con chi per caso o per volontà sarà identificato come il visitatore. Lo spazio chiuso in una cornice si trasforma in luogo, fine­stra possibile, ambiente aperto, spostando il senso letterario dei termini da una logica solo fisica fino a diventare identità.”

Al termine del primo anno di progetto (2020) l’esperienza di ZERO,2 METRI² sarà documentata attraverso una fan-zine cartacea che racconterà il viaggio percorso e i protagonisti. E che siamo già curiosissimi di sfogliare!

UN PROGETTO ITINERANTE E DINAMICO DA OSPITARE! - Per chi volesse aderire come artista/fotografo oppure per chi volesse ospitare (come noi!) questo spazio d’arte contemporanea non convenzionale, può contattare la curatrice Stefania Rinaldi: stefania_rinaldi@yahoo.it | +39 329 3233936. Maggiori info: www.circuitourbanotemporaneo.it


Aperitivo Lento al Borgo Museo - Tutte le Domeniche d'Estate 2020

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Ogni domenica, dal 21 Giugno al 20 Settembre, il Borgo Museo ti accoglie con una visita guidata e poi aperitivo tra arte e natura.

  • Ritrovo ore 18 alla Pro Loco;

  • Costo visita guidata e aperitivo: 15 euro;

  • Ai partecipanti un ingresso ridotto alla Piscina del Residence “Il Castagno” valido da lunedì a venerdì: presentando il buono, lettino nel parco a 7 euro.

  • SOLO SU PRENOTAZIONE: si prega di iscriversi via mail a castagnodipiteccio@gmail.com segnalando per quale data. NOTA: si accettano massimo 15 iscritti a domenica. Ovviamente, tutti i partecipanti dovranno rispettare le indicazioni anti-covid indossando la mascherina e mantenendo la distanza di almeno 1,5 m tra non congiunti.

Qui il calendario con tutte le date in programma, note ed aggiornamenti eventuali:

  • Domenica 21 Giugno

  • Domenica 28 Giugno

  • Domenica 5 Luglio

  • Domenica 12 Luglio

  • Domenica 19 Luglio - in questa data, la visita guidata è organizzata in collaborazione con OltrePistoia. Ritrovo ore 17.00 alla Stazione di Castagno. Per info e prenotazioni: Evento Facebook | Sito Web. SOLD OUT // AL COMPLETO!

  • Domenica 26 Luglio

  • Domenica 2 Agosto - in questa data, la visita guidata è organizzata in collaborazione con Fravola - mindfulness counseling in Natura in occasione del Bagno di foresta - Sussurri di bosco. Per info e prenotazioni: Evento Facebook | Sito Web. SOLD OUT // AL COMPLETO!

  • Domenica 9 Agosto

  • Domenica 16 Agosto

  • Domenica 23 Agosto

  • Domenica 30 Agosto

  • Domenica 6 Settembre

  • Domenica 13 Settembre

  • Domenica 20 Settembre - anche in questa data, la visita guidata è organizzata in collaborazione con OltrePistoia. Per info e prenotazioni: Evento Facebook | Sito Web. NOTA: causa maltempo, il tour/aperitivo è stato rimandato a Domenica 4 Ottobre.

Ti aspettiamo a Castagno di Piteccio, il #BorgoMuseo di Pistoia!

CdP staff, Pro Loco & Abitanti

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Valorizzare il territorio: il caso di Castagno di Piteccio. Ascolta il Podcast!

Listen to this episode from Il piacere di ospitare on Spotify. In questo episodio, con Elena Mazzoni Wagner, parliamo di come dare nuova vita ad una destinazione trascurata nel corso del tempo. Insieme con Elena raccontiamo del borgo-museo Castagno di Piteccio e le azioni che hanno portato alla sua rinascita.

Un po’ di tempo fa, mentre eravamo ancora in quarantena, Giorgia Martinucci (consulente di marketing turistico) ha intervistato Elena Mazzoni Wagner, fondatrice di CCT-SeeCity, Associazione Culturale che dal 2009 si occupa di narrazione e territorio e che dal 2019 si prende cura in particolare di un luogo, del nostro Borgo Museo!

Una settimana fa (18 maggio), per la Giornata Internazionale dei Musei, Giorgia ha pubblicato l’intervista in un Podcast della sua rubrica Il piacere di ospitare - una serie di episodi che sono tutti da ascoltare soprattutto se si è interessati al mondo del marketing e del turismo: insieme ai suoi ospiti racconta tecniche e pratiche per consigliare come creare-offrire esperienze uniche.

La puntata dedicata al Borgo Museo di Pistoia è intitolata Valorizzare il territorio: il caso di Castagno di Piteccioe la potete ascoltare qui:

Per approfondire: su Spotify la serie “Il piacere di ospitare”, sui social @GiorgiaMartinucci e sul web giorgiamartinucci.com

FOTO di Giorgia Martinucci e di una mattina di fine aprile 2019 alla Stazione di Castagno (una fermata della storica ferrovia Porrettana che attraversa l’Appennino tosco-emiliano)… ovvero di quando Giorgia è venuta a trovarci per la prima volta e sc…

FOTO di Giorgia Martinucci e di una mattina di fine aprile 2019 alla Stazione di Castagno (una fermata della storica ferrovia Porrettana che attraversa l’Appennino tosco-emiliano)… ovvero di quando Giorgia è venuta a trovarci per la prima volta e scegliendo di arrivare in treno proprio per non perdersi davvero niente di tutta la bellezza che il nostro territorio può offrire, ancora di più se visitato e vissuto in modo “lento”!

Il #BorgoMuseo dalle FINESTRE degli ABITANTI

🌈🏛 #MUSEUMWEEK2020 • E con l’hashtag #TogetherMW // #InsiemeMW, per il terzo tema di questa #MuseumWeek abbiamo deciso di mostrarvi Castagno di Piteccio - il Borgo Museo di Pistoia dalle FINESTRE dei suoi ABITANTI (Castagnoli/e): mettendo INSIEME i loro sguardi, dai punti di vista intimi e privilegiati delle loro case, si ottiene un unico e particolare racconto fotografico del piccolo antico paese (la cui fondazione risale almeno al 1500) e del suo Museo all’aperto (fondato da Tommaso Paloscia nel 1975). 🌿🖼📷 Se sfogliate questa gallery (18 foto) sarà un po’ come camminare tra le abitazioni in pietra e le opere d’arte che decorano le vie e piazzette di Castagno, circondati dagli alberi delle montagne pistoiesi che abbracciano questo prezioso luogo a pochi chilometri dalla città, da boschi e cieli su cui da alcuni secondi piani è davvero dolce sognare ad occhi aperti… A VOI, buon viaggio a Castagno: intanto sui social media ma appena possibile qui, dove tutti noi vi aspettiamo! 💚🌰 CdP staff, Pro Loco & Abitanti

L'arte del #BorgoMuseo ti somiglia!

#MUSEUMWEEK2020

Il Covid-19 ha chiuso al pubblico anche i Musei ma ha liberato la creatività e tra le iniziative nate su web e social media per mantenere vivace la Cultura, una in particolare continua a divertire il mondo dell’Arte, la sfida #BetweenArtAndQuarantine lanciata da @TussenKunstenQuarantaine, condivisa presto dal @Rijksmuseum e riproposta come #GettyMuseumChallange dal @GettyMuseum: l’invito quello di ricreare/rappresentare/interpretare un’opera d’arte con oggetti e/o persone in casa. L’idea fa il giro del mondo e conquista altri hashtags come #ArtInQuarantine o #MuseumFromHome; in Italia, ad esempio, diventa #LArteTiSomiglia promossa dal MiBACT. Infine, ispira il 2* tema di questa #MuseumWeek che rilancia il gioco con #CultureInQuarantineMW // #CulturaInQuarantenaMW.

Così oggi abbiamo giocato pure noi, insieme agli STUDENTI della classe IV D del Liceo Scientifico dell’Istituto Pacini di Pistoia (con cui stiamo lavorando alla prima schedatura delle opere e degli artisti del Borgo Museo, presto online!). Ed ecco le opere d’arte (titolo-artista in ordine secondo la mappa del Museo all’aperto) scelte e da chi per questo compito: AFFRESCHI: Febbraio, Giuseppe Gavazzi | Niccolò Bessi; Aprile, Arnaldo Miniati | Claudio Anzidei; Maggio, Vinicio Berti | Niccolò Pagnini; Giugno, Quinto Martini | Sharon Giusto; Luglio, Luciano Guarnieri | Alberto Di Tirro; SCULTURE: Nudo di donna, Antonio Violano | Ernesto Sangiorgio; Ritrovarsi, Romano Battaglioli | Tommaso Aglietti; Sosta, Enrico Bandelli | Emanuele Monti; Euclideo 1°, Gino Conti | Silvia Pierattini; Così sia, Delio Granchi | Veronica Susini; Scultura in terra, Venturino Venturi | Cristian Ispas Ovidiu; L’unione, Diana Baylon | Matilde Leporatti; Maternità e il gattino, Giuseppe Gavazzi | Francesco Chiti; Pesci, Tito Amadori | Margherita Sardini.

Le FOTO delle opere originali sono invece di Riccardo Boccardi e sul nostro sito trovi la GALLERY completa. Se poi venisse voglia di GIOCARE pure a te: scegli l’opera del Borgo Museo che più ti piace, ricreala a modo tuo e pubblica la foto sui social con hashtag #BorgoMuseo e tag @castagnopit. Ri-condivideremo! Grazie, CdP staff 

#CastagnoDiPiteccio #TussenKunstenQuarantaine #GettyChallange #MuseumWeekItaly • @MuseumWeek

La nostra Resistenza Culturale insieme a te!

La #MuseumWeek 2020 si è aperta questo Lunedì con l’hashtag #HeroesMW // #EroiMW.

Non siamo fans di parole come “eroi” o “guerra” per descrivere l’attuale crisi sanitaria, sociale ed economica: la pandemia da Coronavirus o Covid-19 è un’esperienza nuova per l’intera umanità e richiede un nuovo vocabolario. Comunque, se pensiamo al nostro settore, ci vengono allora in mente tutte le persone che lavorano con estrema passione, tra mille incertezze e difficoltà (anche in tempi no-covid), per tutelare e generare welfare/benessere culturale.

I luoghi della cultura vivono (o meglio, sopravvivono) di progetti ed eventi, sostenitori e pubblici, artisti e visitatori che spesso vengono da lontano. Tutti questi luoghi dovranno RESISTERE ancora a lungo per continuare ad esistere, e adesso non possono di certo permettersi di perdere tempo: devono studiare, sperimentare, condividere, in parte re-inventarsi, ed impegnarsi molto più di prima.

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Tra questi luoghi, c’è anche il nostro Borgo Museo, di cui noi (CdP staff & Pro Loco) vogliamo assolutamente continuare a prenderci cura affinché il lavoro di valorizzazione del territorio faticosamente svolto negli ultimi due anni non vada perso. Continuiamo infatti a lavorare perché il Borgo Museo di Pistoia possa essere un luogo sempre più conosciuto e vissuto, aperto e dinamico, creativo e rigenerativo, accogliente e fruibile da tutti, anche a distanza (in modo digitale/virtuale).

Il lavoro culturale richiede diverse competenze professionali, strumenti tecnici e tempo, soprattutto se si vuole qualità e costanza, progettualità e lungimiranza. Noi vogliamo resistere ma per farlo dobbiamo prima di tutto essere sinceri e chiari, con noi stessi e con tutti voi: adesso più che mai abbiamo bisogno del tuo aiuto.

Ecco allora 3 modi per sostenere il Borgo Museo di Pistoia:

  1. Fai una donazione libera per il Borgo Museo 2020 alla Pro Loco Castagno - IBAN: IT63T0626013805100000002950. Pubblicheremo il tuo nome o quello della tua organizzazione tra i sostenitori dell’anno.

  2. Acquista il libro guida “Castagno di Piteccio - Il borgo museo di Pistoia” (che per la #MuseumWeek2020, dall’11 al 17 Maggio, è in vendita ad un’offerta speciale!). Ordina via mail a castagnodipiteccio@gmail.com e ritira presso la Pro Loco oppure richiedi la spedizione.

  3. Passa parola e racconta del Borgo Museo offline e online. Sui social condividi foto e video con l’hashtag #borgomuseo e tagga @castagnopit.

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#MuseumWeek 2020

Affresco: “Maggio” di Vinicio Berti - Foto: Riccardo Boccardi - Logo: #MuseumWeek

Affresco: “Maggio” di Vinicio Berti - Foto: Riccardo Boccardi - Logo: #MuseumWeek

Questa settimana dall’11 al 17 Maggio state con noi su Facebook & Instagram! Perché, come un anno fa, partecipiamo alla #MuseumWeek - l’evento mondiale giunto alla 7° edizione che invita tutte le organizzazioni culturali, pubbliche e private, piccole e grandi, a raccontarsi e a conversare di arte e cultura sui social media…

L’anno scorso abbiamo pubblicato quotidianamente una foto/storia in base al tema, o meglio, hashtag del giorno, raccontando dettagli e curiosità del nostro #BorgoMuseo, condividendo alcuni preziosi momenti vissuti durante i percorsi lenti “Castagno di Maggio 2019” (un programma mensile di eventi tra arte e natura che purtroppo a causa della pandemia oggi non possiamo ripetere).

Quest’anno invece inaugureremo la settimana social dei musei (e non solo) di tutto il mondo con un’importante iniziativa di RESISTENZA CULTURALE che coinvolge tutti noi INSIEME A TE! Proseguiremo raccontando il Museo attraverso la creatività degli STUDENTI della classe IV D del Liceo Scientifico dell’Istituto Pacini di Pistoia (con cui, come forse già sapete, stiamo lavorando alla prima schedatura delle opere e degli artisti del Borgo Museo, un progetto che presto sarà online); mentre insieme agli ABITANTI mostreremo il Borgo come non l’avete ancora mai visto… Insomma, se siete appassionati di arte e natura, seguite il nostro racconto social decisamente collaborativo e perciò in piena sintonia con il macrotema (main hashtag) di quest’anno: #Togetherness.

Qui intanto i 7 temi - o meglio, hashtags - proposti dalla #MuseumWeek2020 (una scelta inevitabilmente determinata dall’attuale contesto globale del Coronavirus o Covid-19):

  • Lunedì 11 - #HeroesMW // #EroiMW

  • Martedì 12 - #CultureInQuarantineMW // #CulturainQuarantenaMW

  • Mercoledì 13 - #TogetherMW // #InsiemeMW

  • Giovedì 14 - #MuseumMomentsMW // #MomentialMuseoMW

  • Venerdì 15 - #ClimateMW // #AmbienteMW

  • Sabato 16 - #TechnologyMW // #TecnologiaMW

  • Domenica 17 - #DreamsMW // #SogniMW

Visita il sito web ufficiale museum-week.org e partecipa anche tu!

#CastagnoDiPiteccio #BorgoMuseo #MuseumWeekItaly #MuseumWeek2020 #MuseumWeek

Borgo Museo 2020 e Covid-19

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Affresco: “Maggio” di Vinicio Berti - Foto: Elena Mazzoni Wagner

🕊 In attesa di sentirci come la colomba appena liberata in questo affresco di Arnaldo Miniati dedicato al mese di Aprile, condividiamo alcuni pensieri e aggiornamenti dal Borgo Museo di Pistoia:

• In questi giorni avremmo iniziato ad invitarvi agli #eventi “Castagno di Maggio” ma dobbiamo mantenere ancora il #distanziamento sociale, l’unica cura che per adesso abbiamo contro il contagio. La priorità attuale è contenere il diffondersi del Covid-19 e per noi questo significa annullare gli eventi del programma culturale che, in un luogo principalmente all’aperto come il nostro, prende vita in particolare da maggio a ottobre. Continuiamo a restare distanti per poterci riavvicinare il prima possibile e, quando sarà il momento, saremo pronti a festeggiare insieme a tutti voi il nuovo inizio!

• Riguardo la CALL for Artists 2020e quindi la raccolta di candidature per la prossima Residenza d’Artista, abbiamo deciso di posticipare la scadenza (che era prevista al 1° maggio) al 1° dicembre: ricevendo candidature anche e soprattutto dall’estero, prolunghiamo questa CALL e rimandiamo così la residenza all’estate del prossimo anno 2021.

• Intanto, andiamo avanti con il lavoro (ovviamente a distanza) di schedatura delle opere e degli artisti del Borgo Museo di Pistoia, insieme alla classe IV D del Liceo Scientifico dell’Istituto Pacini di Pistoia. Schedatura che presto troverete online su www.castagnodipiteccio.it!

• E poi, come lo scorso anno, anche questo maggio parteciperemo alla #MuseumWeek (evento social dedicato ai musei del mondo): quindi, dal 11 al 17 maggio, state con noi su Instagram e Facebook! Vi mostreremo e racconteremo un po’ di curiosità sul nostro #BorgoMuseo…

• Insomma, RESTIAMO A CASA ma utilizziamo la tecnologia per incontrarci! 🌿🖼💚🌰 GRAZIE per restare con noi, CdP staff | #Restiamoacasa #CastagnoDiPiteccio

Il Kiss Point (Punto Baci) della Porrettana

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💚 La scorsa estate, in occasione del Borgo Museo Festival, alla Stazione di Castagno avevamo inaugurato il Kiss Point (Punto Baci): un cartello in legno realizzato dal nostro Riccardo nella sua bottega a Seccheto (il “quartiere” più alto di Castagno, che ha un belvedere meraviglioso). Da ricordi di abitanti e villeggianti, tempo fa venne fuori la storia che, in giovane età, per scambiarsi coccole e baci in santa pace, lontano da sguardi di nonni, genitori, amici spioni o vicini pettegoli, si andava spesso e volentieri a nascondersi alla Stazione, dove sia di giorno che di notte ci si poteva facilmente appartare trovando la timida e desiderata intimità.

Ecco, questo ricordo tanto intimo quanto collettivo, volevamo condividerlo con i visitatori attraverso un piccolo omaggio al luogo probabilmente più romantico del nostro Borgo Museo. Finché il cartello è rimasto alla Stazione, appeso tra due alberi, molte persone hanno così aggiunto un bacio (e magari una foto sui social media) alla loro visita. Poi Trenitalia, un giorno di mezza estate, ha interrotto il sogno e spezzato l’incantesimo con la solita burocrazia senza cuore (e soprattutto senza ragione) che ci ha obbligati a rimuovere il segnale dopo poche settimane, in quanto situato sopra un terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato.

Eppure grazie (anche) a quel semplice cartello, alcune persone hanno scelto il treno invece dell’auto, acquistando quindi biglietti da Trenitalia, e condividendo foto della loro esperienza alla Stazione, suggerendo così ad altre persone l’idea di raggiungere Castagno in modo più lento, romantico e sostenibile! - Ma cosa vogliamo far capire a chi elimina treni di domenica, proprio quando le persone hanno di solito più tempo libero per farsi una gita in treno?! Si parla tanto di promuovere un turismo lento ma se mancano i mezzi, il turista come viaggia?! - Comunque, tornando al cartello, per evitare sanzioni, lo abbiamo così rimosso. Ed ecco perché non lo avete più visto...

Attenzione però! A Trenitalia oggi che è San Valentino diamo un bacio sulla bocca e sussurriamo: nel frattempo il nostro cartello è diventato double-face e ancora più bello (sempre merito di Riccardo!) e presto, con l’arrivo della primavera, lo ricollocheremo sempre nei pressi della Stazione ma appena più in là, dove finisce lo spazio di Trenitalia e inizia quello dell’arte e della natura, della creatività e della passione, che rende Castagno di Piteccio il BorgoMuseo di Pistoia ma anche il Kiss Point (Punto Baci) della Porrettana🌰

Da sinistra a destra: foto 1 e 2 @arttrav; foto 3: @massimo72_ptblues.


P.S. Questo weekend di San Valentino, venite tutti a baciarvi a Castagno! 😘 Baci Baci, CdP staff

Una classe dell'Istituto Pacini di Pistoia a lavoro per il Borgo Museo!

Il nostro 2020 è iniziato con un progetto di alternanza scuola-lavoro insieme agli studenti e alle studentesse della classe IV D del Liceo scientifico dell’Istituto Pacini di Pistoia.

Ecco chi sono, in ordine alfabetico: Aglietti Tommaso, Anzidei Claudio, Bessi Niccolò, Chiti Francesco, Di Tirro Alberto, Giusto Sharon, Ispas Ovidiu Cristian, Leporatti Matilde, Monti Emanuele, Pagnini Niccolò, Pierattini Silvia, Sangiorgio Ernesto, Sardini Margherita, Susini Veronica.

Dopo aver visitato il Borgo Museo e letto il Libro Guida, gli alunni e le alunne - sotto la guida della loro prof.ssa di storia dell’arte Anna Mannari e della nostra storica dell’arte ed operatrice museale Ilenia Vecchio - hanno iniziato a lavorare insieme al CdP staff alla realizzazione della prima schedatura delle opere e degli artisti del Borgo Museo di Pistoia.

Concluso questo lavoro di ricerca e redazione da gennaio a maggio, chi vorrà della classe avrà l’opportunità di continuare a collaborare con il Borgo Museo per l’organizzazione e la gestione di alcuni eventi in programma a maggio e giugno - in particolare, per la #MuseumWeek, La Notte Europea dei Musei ed il Borgo Museo Festival. Un’esperienza di stage e quindi di ulteriore formazione per chi studia e, per il Borgo Museo, altra energia nuova da cui imparare molto, ad esempio, ad avvicinare e coinvolgere i più giovani.

MA perché abbiamo INNANZITUTTO scelto di lavorare al progetto di “schedatura”?

Il 2019 è stato l’anno in cui - per volontà dell’Associazione Turistica Pro Loco di Castagno e a cura dell’Associazione Culturale CCT-SeeCity - si è formato il CdP staff (composto da vari professionisti, operatori culturali e creativi) che ha ufficialmente iniziato a lavorare alla rivalutazione - o meglio, rigenerazione - del Borgo Museo; è stato l’anno in cui è maturata ed ha iniziato a diffondersi una nuova consapevolezza del valore culturale di Castagno di Piteccio in quanto Borgo Museo di Pistoia; è stato l’anno di varie prime volte, ovvero di alcuni progetti ideati e sperimentati a Castagno come prima edizione, dal festival alla residenza d’artista; è stato l’anno dei primi successi e dei primi errori da cui imparare per migliorare! :)

POTENZIALITÀ e CRITICITÀ del BORGO MUSEO

L’esperienza dello scorso anno (2019) ci ha permesso di comprendere meglio quali siano le potenzialità e quali le criticità del bene culturale “Borgo Museo” allo stato attuale.

Abbiamo avuto conferma di come il Museo all’aperto (fondato nel 1975 dal critico d’arte Tommaso Paloscia) sia ciò che distingue Castagno da (quasi) tutti gli altri borghi toscani e italiani; le opere d’arte contemporanea che impreziosiscono i vicoli, le piazzette e le antiche mura delle abitazioni (che risalgono almeno al Cinquecento), circondate da alberi, boschi e monti, sono la particolarità di questo luogo che più incuriosisce, sorprende e meraviglia, sono il motivo più forte che invita a visitare questo territorio, soprattutto chi ama vagare tra arte e natura.

E spostando lo sguardo dalle opere d’arte alle persone che le osservano, abbiamo compreso un’importante criticità: al nostro Borgo Museo manca uno strumento che racconti ai visitatori cosa vedono, uno strumento che favorisca la completa fruizione (sinonimo di godimento) delle opere d’arte (bene culturale) a prescindere dalla presenza fisica di una guida e storica dell’arte - figura professionale che la nostra attuale struttura organizzativa riesce a garantire solo durante alcuni eventi in programma o su prenotazione.

VISITARE PER CONOSCERE

È invece nostra intenzione (e attuale priorità) consentire ai visitatori del bene culturale “Borgo Museo” di poter pienamente godere delle opere d’arte anche in modo autonomo, offrendo loro uno strumento divulgativo che racconti le opere e gli artisti, uno strumento con queste fondamentali caratteristiche:

  • gratuito;

  • accessibile attraverso i vari media contemporanei, quindi sia stampato che digitale, da leggere o da ascoltare, per soddisfare le esigenze di tutti (sia di chi è ancora affezionato alla carta e sia di chi fa tutto ormai con il proprio smartphone);

  • comprensibile a tutti, con un linguaggio semplice e chiaro, in italiano e in inglese per gli stranieri;

  • piacevole ovvero sintetico e interessante, breve e ricco di informazioni utili alla comprensione = fruizione = godimento.

Uno strumento quindi per poter visitare, conoscere e non solo osservare il Borgo Museo, anche in assenza di un evento con visita guidata; perché visitare il Museo all'aperto di Castagno può e dovrebbe essere sempre e comunque un'esperienza che non si limita all'osservazione ma di conoscenza.

LE SCHEDE e LA MAPPA

In contemporanea al lavoro di ricerca e redazione per il racconto delle opere e degli artisti, progetteremo la grafica (a cura di Erika Mazzoni Wagner) sia delle schede (una scheda per ogni opera d’arte; le schede saranno poi riunite in una sorta di libretto) che di una nuova mappa aggiornata. La schedatura seguirà l'ordine numerico delle opere mappate, si potrà trovare online sul sito web di Castagno e stampata presso la Pro Loco (costruiremo una "cassettina" esterna dove il visitatore potrà prenderla e restituirla, come nei musei). Grazie alla collaborazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Pacini (che vi abbiamo presentato qui sopra), contiamo di completare questo lavoro entro maggio 2020.

In seguito, tradurremo tutto in inglese per i visitatori stranieri; poi svilupperemo il sistema con i codici QR ed infine creeremo un’audio guida tramite podcast. Ah, con il materiale della schedatura vorremmo anche realizzare qualcosa di più creativo e social che al momento definiamo “insta guida”… E non dimentichiamoci Wikipedia: perché non pubblicare tutto, magari in più lingue, anche sull’Enciclopedia digitale, libera e collaborativa, più grande del mondo!? Queste ulteriori estensioni della schedatura - pensate per offrire una migliore esperienza del Borgo Museo, e sempre accessibili in modo gratuito tramite Pro Loco e/o sito web - ci piacerebbe realizzarle entro il 2021.

DA DOVE INIZIARE

Per la realizzazione di quanto descritto, è innanzitutto necessario fare un lavoro di ricerca e raccolta informazioni (ad esempio, consultando l'archivio di Tommaso Paloscia, fondatore del Museo all’aperto di Castagno, e intervistando gli artisti ancora in vita). Poi la redazione/stesura dei testi: ogni singola scheda, oltre a descrivere l'opera, racconterà chi è l'artista ed il suo rapporto con Castagno… Le biografie che al momento abbiamo a disposizione sono incomplete (mancano alcuni artisti) e in ogni caso limitate ad un elenco noioso della produzione artistica. Noi invece vorremmo realizzare dei testi brevi (circa 3.000 battute per ogni opera/artista, accompagnati da una foto dell'opera - del fotografo Riccardo Boccardi - ed una dell'artista), testi brevi ma ricchi di informazioni interessanti e facili da comprendere, attraverso un racconto sintetico e accattivante.

A nessuno interessa leggere un Curriculum Vitae, o ci sbagliamo?! Ecco, noi vorremo far conoscere al visitatore la personalità e la poetica dell'artista più che elencare quante opere abbia prodotto o mostre abbia fatto. Vorremmo avvicinare il visitatore alla lettura (e quindi comprensione) dell’opera, raccontando il carattere e lo stile dell’artista, e ovviamente il suo legame con Castagno.

Come modello per questo lavoro di schedatura, vogliamo ispirarci alla Tate Modern di Londra - qui un esempio: www.tate.org.uk/art/artists/dora-maar-15766/seven-things-know-dora-maar. Si deve sempre guardare lontano per fare piccoli passi in avanti! Siete d’accordo con noi, vero!? :)

Cosa ne pensate?

L’intenzione/idea alla base di questo lavoro è fondamentale per sviluppare il resto dei sogni/progetti nell’armadio (il cassetto è troppo piccolo!) come il Borgo Museo in 3d, il Borgo Museo in un film documentario, il Restauro, etc…

Vi chiediamo per cortesia di non esitare a commentare e condividere con noi (CdP Staff e Pro Loco) la vostra opinione, a proporre idee, a criticare il nostro lavoro! Perché l’obiettivo del nostro lavoro è uno: i teorici contemporanei del settore direbbero che l’obiettivo del lavoro culturale è quello della contribution to society che noi traduciamo con “contributo al benessere della comunità locale intesa sia come residente (abitanti) che temporanea (visitatori/viaggiatori)”. E per perseguirlo, dobbiamo anzitutto confrontarci con voi che abitate e con voi che visitate il Borgo Museo.

È proprio ascoltando e osservando le persone che durante il 2019 hanno visitato il Borgo Museo che ci siamo resi conto di questa forte mancanza - l’assenza di una guida cartacea e/o digitale per godere pienamente delle opere d’arte che impreziosiscono il borgo: capire cosa si vede perché in qualche modo ci viene raccontato, significa osservare-conoscere-riflettere-apprezzare e arricchire il proprio bagaglio culturale, significa visitare un luogo ed avere un’esperienza piacevolmente formativa, significa tornare a casa un po’ diversi, più ricchi di sapere, emozioni e ricordi. Significa passar buona parola, raccontare agli amici, conoscenti e sconosciuti - di persona e/o tramite social media - la bellezza che i nostri occhi hanno visto ed il fascino delle storie che abbiamo letto o ascoltato.

E quindi, in questo 2020, come prima cosa vogliamo rimediare a tale mancanza. Questa la nostra attuale priorità. Questo il nostro primo buon proposito! Un lavoro che, una volta fatto, rimarrà per sempre al servizio di chi continuerà a prendersi cura del Borgo Museo in quanto bene culturale e di chi se ne interesserà e vorrà visitarlo, quindi conoscerlo.

Perché la cultura, a differenza di un bene materiale che finisce o si guasta e rompe, può durare per sempre se conservata e rinnovata, divulgata e condivisa (attraverso tutti i linguaggi e media contemporanei, se si vuole comunicare anche alle nuove generazioni)! Il bello è che il suo valore aumenta nel tempo e la sua divulgazione produce altra cultura, crea altra bellezza. Sì, non esiste miglior investimento.


E infine

Grazie di cuore agli studenti e alle studentesse della IV D Liceo dell’Istituto Pacini di Pistoia per la collaborazione e l’entusiasmo. Da quest’anno 2020 entrate per sempre nella Storia di Castagno. Contiamo su di voi. Buon lavoro! CdP staff




Il nostro Borgo Museo in un racconto premiato dalla Sellerio!

Iniziamo il 2020 con una bella notizia:

sul sito web della famosa casa editrice Sellerio, tra un racconto sul Musée du Louvre di Parigi ed un altro sul Van Gogh Museum di Amsterdam, potete leggere anche il racconto sul nostro Borgo Museo di Pistoia, firmato da Elena Mazzoni Wagner e risultato tra le dieci migliori storie pubblicate per l'iniziativa #RaccontailtuoMuseo!

• Qui tutti i racconti: sellerio.it/it/racconta-il-tuo-museo/
• Qui il racconto su Castagno di Piteccio - il #BorgoMuseo di Pistoia: sellerio.it/it/racconta-il-tuo-museo/scheda.php?id=12178

Buona lettura!

💚🌰

Borgo Museo - Sellerio Editore 2020.jpg

Il Libro Guida alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia!

Se amate leggere e siete a Pistoia, abbiamo per voi una bella notizia: da ora in poi, alla Biblioteca San Giorgio, tra le guide sulla nostra città e provincia, potete trovare anche il Libro Guida ‘Castagno di Piteccio - Il borgo museo di Pistoia’ di Erika Mazzoni Wagner, pubblicato da CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno.


E se poi, oltre a leggerlo, volete contribuire a sostenere le nostre attività culturali, di cura e promozione del territorio, potete sempre acquistarlo! Per ordinare la vostra copia (15 euro), inviateci una mail (castagnodipiteccio@gmail.com); potrete ritirarla presso la Pro Loco oppure richiedere la spedizione.

Lo avete già acquistato?! Avete già la vostra copia? Beh, che ne dite allora di comprarne ancora una o più da regalare ai vostri amici e parenti per qualche occasione speciale… come ad esempio questo Natale?! :)

Aiutaci a divulgare la bellezza di Castagno di Piteccio, il #BorgoMuseo di Pistoia! 💚🌰


NOTA Per avere il nostro Libro Guida in prestito dalla Biblioteca San Giorgio, potete anche prenotarlo sull'opac (acronimo di online public access catalogue, in italiano catalogo in rete ad accesso pubblico, ovvero il catalogo informatizzato) della Rete documentaria della provincia di Pistoia.

Lo trovate esattamente qui, a questo link: https://biblio.comune.pistoia.it/opac/detail/view/sgp:catalog:851882.

Buona lettura a tutti, CdP staff

Libro Guida Castagno di Piteccio - Il borgo museo di Pistoia alla Biblioteca San Giorgio - PT.JPG

Un nuovo centro culturale

Dopo aver letto l’articolo “Cosa sono i nuovi centri culturali” di Bertram Niessen, pubblicato di recente sul magazine di cheFare, ci siamo detti: quindi anche il Borgo Museo di Pistoia è un nuovo centro culturale!

Ma è così anche per voi? Voi che ne pensate?

BORGO MUSEO - Pro Loco Castagno 2019 - 02.JPG

L’articolo citato racconta in breve l’evoluzione del paesaggio culturale in Italia, a partire dagli spazi culturali del ‘900 fino ad oggi. Il secolo scorso ha visto tre forme principali di luoghi per la cultura, anzi, tre più una: 1) le istituzioni ufficiali come università, musei, centri espositivi e centri studi; 2) gli spazi di fruizione delle opere prodotte dalle industrie culturali come cinema, sale concerto, librerie, biblioteche, piccoli musei; 3) i piccoli presidi territoriali pubblici o privati legati all’associazionismo, al welfare, ai corpi intermedi, alle confessioni o ai partiti; 4) infine, i centri sociali che, negli anni ‘90, hanno anticipato quello che sarebbe arrivato dopo.

E cosa è arrivato dopo?

Riportiamo di seguito la seconda parte dell’articolo in cui si descrive e definisce il panorama culturale contemporaneo, ovvero quei luoghi per la creazione e diffusione della cultura che sono emersi negli ultimi dieci anni in tutto il Bel Paese, dal nord al sud, dalle grandi città ai piccoli borghi, dai centri urbani alle periferie. Luoghi aperti, dinamici e multidisciplinari che stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella vita socio-culturale dei territori e che sono sempre di più, ovunque.

A questo punto vi invitiamo a leggere quanto segue e poi vi chiediamo una cortesia: per piacere, quando avrete finito la lettura, fateci sapere cosa ne pensate e se, secondo voi, la definizione di “nuovo centro culturale” può o no corrispondere anche a Castagno di Piteccio, il Borgo Museo di Pistoia. Commentate, scriveteci, aiutateci a comprendere cosa siamo e cosa possiamo diventare per voi. Grazie! CdP staff


Dall’articolo di Bertram Niessen, pubblicato su cheFare il 17 ottobre 2019

[…]

I nuovi centri culturali

Con la nuova fase di riflusso iniziata a metà degli anni ’00 e la crisi economica e sociale iniziata nel 2007, la situazione è mutata ancora. Il restringimento delle finestre di opportunità per molte carriere classiche nei mondi della ricerca, della cultura e della comunicazione – falcidiate dai tagli costanti, dalla precarizzazione dei rapporti di lavoro e da contesti sempre più senescenti – ha fatto sì che migliaia di persone iniziassero a sperimentare nuove forme di organizzazione e di carriera.

Questo è successo in un contesto reso sempre più complesso dall’espandersi o consolidarsi di nuove tecnologie legate a dimensioni anche molto diverse – dalla manifattura digitale al web 2.0 – che hanno dato il via a configurazioni inedite tra reti, flussi di informazione e intelligenza collettiva e territori. Territori che non erano allo stesso tempo resi più distanti tra loro per l’aumento del brain drain indotto dalla crisi ma anche più vicini: l’ampliamento delle opportunità di esperienze internazionali ha aumentato la possibilità di letture incrociate tra contesti territoriali molto diversi tra loro, favorendo la costruzione di esperienze e competenze ibride.

È con gli anni ’10 che hanno iniziato a diffondersi in tutta Italia esperienze di innovazione sociale e culturale

Su un altro piano, nel moltiplicarsi dei casi di rigenerazione urbana la dimensione culturale è stata spesso definita come uno degli asset fondamentali; se in molti casi si è trattato prevalentemente di operazioni di facciata – guidate dai miraggi della classe creativa come driver di sviluppo e dell’urban marketing come reale possibilità di costruire narrazioni univoche delle città – in altri si è avuta la possibilità di costruire sperimentazioni reali per reti, organizzazioni e comunità culturali.

Ed è con gli anni ’10 che hanno iniziato a diffondersi in tutta Italia esperienze di innovazione sociale e culturale per l’azione combinata di pratiche dal basso, spinta delle pubbliche amministrazioni, innovazione delle reti cooperative tradizionali e tentativi di rinnovamento di diverse tipologie di istituzioni tradizionali, dai musei alle biblioteche.

Il risultato di tutte queste linee di trasformazione è stato l’emergere di una grande varietà di nuovi spazi culturali, definiti variamente come “spazi culturali indipendenti”, “nuovi centri culturali”, “spazi culturali polifunzionali”, “centri culturali di nuova generazione”, etc. Noi preferiamo chiamarli “nuovi centri culturali”.

Con questo termine intendiamo spazi ibridi nati in anni relativamente recenti che producono e distribuiscono cultura in forme peculiari che li distanziano dalle istituzioni culturali tradizionali.

I nuovi centri culturali sono caratterizzati in tutto o in parte dai seguenti elementi:

  • le dimensioni medio-piccole le distinguono da realtà più grandi – nate all’interno di operazioni di rigenerazione urbana su vasta scala – che soggiacciono a logiche ed economie diverse;

  • la presenza di ambienti variegati che offrono funzioni eterogenee come biblioteche, librerie, bar, ristoranti, spazi incontri, spazi workshop, laboratori adibiti a differenti scopi (artigianato condiviso, fabbricazione digitale, …), sale concerti, sale proiezioni, spazi espositivi, sale prove, spazi teatrali;

  • data la loro natura necessariamente situata, a seconda dei contesti in cui operano indagano il contemporaneo attraverso le forme e le pratiche più disparate: residenze artistiche; laboratori di manifattura digitale; progetti di arte pubblica o partecipata; rassegne di arti performative; seminari e panel; cine-forum; spettacoli teatrali; concerti; feste; dj set; gestione comunitaria di beni culturali; festival; presentazioni di libri e riviste; mostre.

  • hanno la tendenza alla commistione di pubblici diversi, che in alcuni casi si sfiorano appena mentre in altri iniziano a conoscersi ed ibridarsi;

  • sperimentano modelli di sostenibilità economica innovativi, cercando di ricombinare le opportunità che emergono dal mosaico delle funzioni e dalle opportunità dei territori;

  • costituiscono spesso un polo d’attrazione per i linguaggi innovativi;

  • mostrano una tendenza all’internazionalizzazione data dalla elevata circuitazione di figure professionali e oggetti culturali;
    hanno la capacità di attivare processi di coesione sociale e inclusione nei territori in cui operano;

  • in alcuni casi, abilitano funzioni generative o attrattive per l’imprenditoria giovanile e per le Industrie Culturali e Creative.

Non necessariamente queste caratteristiche ne fanno una entità “altra” rispetto alle forme dei luoghi della cultura del secondo ‘900 e dei primi anni ’00. Ha senso considerarli, piuttosto, come una delle mutazioni possibili di istituzioni culturali ufficiali, luoghi del consumo culturale, circoli e centri sociali.

Questo perché i nuovi centri culturali sono il punto d’incontro di cruciali istanze trasformative degli ecosistemi culturali e civili, e si sviluppano quindi in dialogo e conflitto costante – complementare e situato – con i territori. Rispondono alle domande di de-standardizzazione della produzione e del consumo culturale, favorendo la moltiplicazione delle opportunità e fornendo occasioni per costruire nuovi legami culturali, sociali ed economici dove la coesione è potenzialmente a rischio di fronte alla complessità del contemporaneo.

Presidi di innovazione civica di fronte alle complessità di nuove demografie, nuovi panorami interculturali, nuovi bisogni e nuovi desideri

Questo non solo perché – al Nord come al Sud, nelle periferie delle grandi città come nelle aree interne – sono partner o promotori di sperimentazioni di innovazione sociale e di welfare sussidiario. Ma anche e soprattutto perché costituiscono presidi di innovazione civica di fronte alle complessità di nuove demografie, nuovi panorami interculturali, nuovi bisogni e nuovi desideri. Nel farlo, sviluppano visioni ed ipotesi operative per rispondere all’assottigliamento dei legami e alla crisi della politica.

È proprio questo a renderli, nella pratica, qualcosa di diverso dall’utopia melensa dei “luoghi della coesione a tutti i costi”. Nelle zone industriali inserite in percorsi di rigenerazione, ad esempio, sono sempre più spesso la pietra di paragone della reale costruzione di senso oltre le pure retoriche del rinnovamento: talvolta promotori, in alcuni casi foglie di fico, in altri ancora protagonisti del disvelamento di logiche estranee a quelle del sociale e della cultura.

È su questo piano, forse ancora più che sugli altri, che sfidano le governance territoriali declinando conflittualmente la domanda di nuove soluzioni politiche ed amministrative per la cultura, siano esse soluzioni inedite pubblico-privato, regolarizzazioni di occupazioni, regolamenti comunali dei beni comuni o micro-innovazioni burocratiche di diverso ordine e grado.

Alcuni osservatori si concentrano soprattutto sul fatto che, nei contesti più terziarizzati, hanno un’interazione stretta con l’ambito dell’innovazione culturale, intesa come l’insieme di pratiche economiche ed organizzative che rispondono alle nuove istanze delle Industrie Culturali e Creative: dalle applicazioni tecnologiche per l’innovazione museale alle forme di finanziamento in crowd per la cultura, passando per i co-working legati alle nuove professioni culturali ed alle sperimentazioni di audience engagement e audience development.

Non è solo una questione di consumi culturali. È una questione di passioni

Al di là delle questioni strettamene tecniche, il punto forse più importante è che i nuovi centri culturali agiscono come piattaforme per la sperimentazione e la circuitazione di nuovi linguaggi, nuove visioni e nuovi contenuti. Sono sempre di più agenzie di trasferimento culturale tra quello che succede “altrove” e il “dietro casa”, dove l’altrove possono essere di volta in volta grandi capitali culturali, spazi digitali, luoghi di provenienza di flussi migratori, altri centri, altri periferie.

Non è solo una questione di consumi culturali. Si tratta, soprattutto, di una questione di passioni. Negli anni in cui la società sembra contrarsi sotto il peso dell’incertezza, dell’anomia e dell’incapacità di scrutare nell’immediato futuro, i nuovi centri culturali sono sempre di più i crogioli alchemici in cui provare a forgiare il senso del contemporaneo.


Quindi, secondo voi, siamo o non siamo anche noi - Borgo Museo di Pistoia - un “nuovo centro culturale”? :)

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Intervista a Fabio De Poli, l'artista di "Ottobre"

Se osservando l’opera vi siete chiesti “ma perché un indiano d’America?”, qui trovate la risposta! In questa intervista di Elena Mazzoni Wagner a Fabio De Poli, l’artista - che nel 1975 ha realizzato per il Museo all’aperto di Castagno l’affresco “Ottobre” (da lui stesso restaurato quest’estate 2019) - ci racconta un po’ di curiosità e soprattutto cosa è stato e cosa è per lui il nostro borgo, o meglio, il Borgo Museo di Pistoia. Buona lettura :)

“Ottobre”, l’affresco di Fabio De Poli nel Museo all’aperto di Castagno, dopo il restauro fatto dall’artista stesso nell’estate 2019. - Foto: Rachele Salvioli, 21 settembre 2019

“Ottobre”, l’affresco di Fabio De Poli nel Museo all’aperto di Castagno, dopo il restauro fatto dall’artista stesso nell’estate 2019. - Foto: Rachele Salvioli, 21 settembre 2019

Ho letto la sua biografia. Nasce a Genova nel 1947, vive tra Firenze e Montecatini Terme. Nel 1964 frequenta l’Istituto d’Arte di Firenze specializzandosi in grafica pubblicitaria sotto la guida di Lucio Venna. Inizia il mestiere d’artista nei primi anni ’70 e presto con la sua arte viaggia in tutta Italia e non solo. Espone persino al Museum of Modern Art di New York. Oggi continua a creare ed esporre in gallerie, musei, mostre itineranti. A chi non sa niente di arte, in breve, come si presenta? Chi è Fabio De Poli?

Fabio De Poli è un privilegiato come tutti quelli che fanno arte. Passa il tempo a raccontare con immagini emozioni, cerca di tradurre le emozioni in sentimento, il sentimento in colore e così via, in una sorta di giro infinito…

Lei è anche tra i primissimi artisti ad aver contribuito con il suo affresco “Ottobre” alla nascita del Museo all’aperto di Castagno (Pistoia) fondato a metà degli anni ’70 dal critico d’arte Tommaso Paloscia. Cosa ricorda di quegli anni? Cos’era per lei, per voi artisti, Castagno?

A Castagno ci trovavamo ogni estate, Tommaso “inventava” qualcosa per riunirci. Ricordo che una volta giudicammo noi stessi davanti ai colleghi, una sorta di difesa del nostro stile e della nostra ricerca, e il più convincente vinceva un prosciutto! Castagno era un appuntamento obbligato per tirare le somme di un anno di attività artistiche… Bello. Bello perché una volta l’anno diventavamo una famiglia che si riuniva intorno allo zio Tommaso.

Luca Alinari e Fabio De Poli a Castagno, mentre dipingevano i loro affreschi: “Ottobre” (De Poli) e “Novembre” (Alinari). Foto: dall’archivio di Tommaso Paloscia. Anno: 1975.

Luca Alinari e Fabio De Poli a Castagno, mentre dipingevano i loro affreschi: “Ottobre” (De Poli) e “Novembre” (Alinari). Foto: dall’archivio di Tommaso Paloscia. Anno: 1975.

Simonetta Paloscia, figlia di Tommaso, in un’intervista di qualche mese fa ci ha confidato un segreto: tra le oltre 40 opere d’arte realizzate nel borgo di Castagno, su invito e direzione del padre, gli affreschi realizzati da lei (Fabio De Poli) e Luca Alinari sono senza dubbio le opere a cui si sente più legata. Probabilmente anche perché eravate gli artisti coinvolti nel progetto più giovani, suoi coetanei. Ci ha persino mostrato una bellissima fotografia in bianco e nero, tratta dall’archivio del padre, in cui vediamo lei ed Alinari dipingere i vostri due affreschi, “Ottobre” e “Novembre”, che si trovano esattamente ancora sotto quell’arcata in pietra tra le abitazioni che dividono le due strade maestre del borgo. Di fronte ai vostri due affreschi, “Settembre” di Antonio Bueno. Era l’anno 1975 e quell’estate, con l’idea dei 12 affreschi dedicati ai mesi e affidati a diversi pittori, venne a crearsi il primo nucleo del Museo all’aperto. Cosa le viene in mente guardando questa foto?

Simonetta è cresciuta accanto a me e Luca, due artisti giovani ed emergenti, stimati e pungolati dal padre a fare sempre di più… (penso che a Tommaso gli abbiamo fatto fare una bella figura). Quella foto di cui parla l’ho rivista anch’io dopo tanti anni e mi ha commosso. Vedere il suo non-lavoro è un peccato, bisogna trovare una soluzione. Eravamo inesperti dell’affresco, eravamo artisti nuovi…

A sinistra: “Novembre” di Luca Alinari. A destra: “Ottobre” di Fabio De Poli. Foto: Rachele Salvioli, 12 Maggio 2019

Sì, lei ed Alinari eravate gli artisti più giovani e forse semplicemente per questo motivo ancora poco esperti con la tecnica dell’affresco. Purtroppo quello del pittore Luca Alinari (Firenze, 27 ottobre 1943 – Firenze, 15 marzo 2019) è diventato praticamente invisibile e al momento si è alla ricerca di documentazione fotografica per poterlo restaurare... Lei invece ha mantenuto la promessa che ci aveva fatto qualche mese fa, a “Castagno di Maggio”, durante il primo dei percorsi lenti organizzati per il borgo museo. Quest’estate ci ha regalato una bellissima sorpresa: ha restaurato il suo affresco “Ottobre” che è tornato lucente e coloratissimo. Adesso deve toglierci una curiosità: perché un capo indiano, un indiano d’America? Chi è “Nuvola Rossa” (Red Cloud, in inglese)? Come le venne in mente di dipingere questo particolare soggetto per rappresentare il mese di Ottobre? I colori qui predominanti, forti e intesi, del giallo e del rosso, ci ricordano i colori della natura quando inizia la stagione autunnale… ma perché un indiano d’America?

Io e Luca Alinari siamo cresciuti nella stessa galleria a Firenze, la mitica galleria Inquadrature di Marcello Innocenti. Negli anni in cui realizzai Nuova Rossa ci fu una presa di coscienza sullo sterminio degli indiani d’America: ricordo i film “Soldato Blu” e “Piccolo grande uomo”. Volevo sottolineare (come ancora faccio dedicando alcune opere ai grandi capi indiani americani) il valore di uomini che difesero la loro identità culturale. Mi fu assegnato Ottobre, come mese da rappresentare. I colori autunnali raccontano proprio la fine di una stagione, il tramonto dell’estate, una dolce malinconia… e questa malinconia io l’ho dedicata al capo-guerriero Nuvola Rossa.

Intorno all’affresco di Fabio De Poli durante l’evento Castagno di Maggio - percorso lento “Il borgo museo” - Foto: Rachele Salvioli, 12 maggio 2019


Ci racconti del borgo di Castagno: che rapporto esisteva tra voi artisti e gli abitanti, oltre alla famiglia Paloscia?

Erano molto accoglienti, ci ospitavano con gentilezza, curiosità, diffidenza… ma garantiva Tommaso! Ottimi pranzi. Grande Pro Loco.

Un’altra curiosità: esiste un ricco archivio su tutti voi artisti del Museo all’aperto di Castagno ad eccezione di una sola artista, Chiara Coda che - insieme a Diana Baylon - è tra le uniche due artiste donne ad aver contribuito (con tre sculture) alla collezione delle opere d’arte realizzate per il borgo in quegli anni. Sembra che nessuno in paese si ricordi di lei, eppure qualcuno deve per forza averla vista e conosciuta! Lei sa dirci qualcosa? Può aiutarci a svelare questo mistero?

Su Chiara Coda non so niente, è il famoso mistero di Castagno. Diventerà un CULT.

“La Madre”, una delle tre sculture di Chiara Coda presenti nel Museo all’aperto di Castagno. Foto: Rachele Salvioli, 12 maggio 2019


Quest’estate 2019, a Castagno abbiamo ripristinato la tradizione avviata negli anni ’70 da Tommaso Paloscia, ospitando sei artisti (di cui cinque donne!) provenienti da tutto il mondo, per una residenza di due settimane. Ci hanno così lasciato nuove opere d’arte che vanno ad impreziosire ulteriormente il Borgo Museo di Pistoia. Cosa ne pensa di questa iniziativa? Quali altre opere le piacerebbe vedere nel nostro borgo? Quali artisti o che tipo di artisti ci suggerisce di invitare e coinvolgere nel progetto per continuare ad arricchire ed espandere il Museo all’aperto di Castagno?

Vorrei vedere a Castagno opere di giovani artisti perché Castagno potrebbe diventare un luogo di memoria per loro come lo è per noi. Ma mi raccomando sceglieteli BRAVI!!!

Fabio De Poli davanti al suo affresco “Ottobre” il giorno in cui ci ha promesso che lo avrebbe restaurato! Foto: Rachele Salvioli, 12 maggio 2019


Concludo l’intervista con un ringraziamento da parte di tutto il CdP staff & degli Abitanti: GRAZIE di cuore, gentilissimo Fabio, per aver mantenuto la promessa e quindi restaurato l’affresco. È meraviglioso poter vedere di nuovo tutte “le emozioni, i sentimenti, i colori” del suo e del nostro “Ottobre”. Grazie!

“Ottobre” di Fabio De Poli in tre foto di Elena Mazzoni Wagner, Ottobre 2019

Le nuove opere d'arte nel Borgo Museo di Pistoia, 2019 - Foto & Video

Qui il nostro racconto nel video di Patrizio Piscitelli e nelle foto di Rachele Salvioli.


Le nuove opere d'arte nel #BorgoMuseo di Pistoia - estate 2019

In questo album, l'inaugurazione avvenuta sabato 21 settembre con alcuni "flashback" ovvero alcuni momenti della Residenza d'Artista trascorsa durante quest'estate a Castagno di Piteccio e vissuta da Amie Lin dal Taiwan, Bianca Tschaikner dall'Austria, Browzan dall'Inghilterra, Christiana Matos dal Brasile, Holly McKelvey dalla California, Marija Stankovic dalla Serbia.

Oltre alle loro opere d'arte, tra le novità di quest'anno, anche quelle di Pattern Nostrum, duo creativo dall'Italia che in occasione del Borgo Museo Festival (tenutosi il 30 giugno) ha realizzato presso la Pro Loco sia un murale permanente che un'installazione temporanea (questa visibile sino a fine ottobre).

Si è concluso così il progetto "Residenza d’Artista 2019" a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, con il patrocinio del Comune di Pistoia, realizzato grazie alla meravigliosa e accogliente ospitalità degli Abitanti di Castagno e al contributo della Fondazione Caript, ottenuto attraverso la vincita del Bando Sviluppo e Cultura 2019.


GRAZIE di cuore a chi ha partecipato all'inaugurazione e a chi non è riuscito ma vorrà prenotare una visita guidata! Vi ricordiamo che il nostro Museo all'aperto - fondato a metà degli anni '70 dal critico d'arte Tommaso Paloscia - è sempre aperto! Sul nostro sito web potete direttamente prenotare un tour. Per maggiori info: castagnodipiteccio@gmail.com | +39 366 9777735. Vi aspettiamo! 💚🌰 CdP staff

GRAZIE FAI! 🍁🧡🍁

Grazie di cuore per aver scelto anche Castagno di Piteccio, ovvero il #BorgoMuseo di Pistoia, insieme ad altri ed oltre 700 luoghi che sono stati aperti in tutta Italia (sabato 12 e domenica 13 ottobre) in occasione delle Giornate FAI d'Autunno 2019.

Lo diciamo? Anzi, lo vogliamo gridare insieme?! È stato un SUCCESSO!!!

Domenica 13 Ottobre 2019 è stata la nostra Giornata FAI, una giornata che qui non dimenticheremo MAI, una data che entra con gloria nella nostra Storia! 732 ingressi registrati in un solo giorno, ovvero almeno 732 persone provenienti da tutta la Toscana (e non solo) che hanno visitato il nostro borgo e museo all’aperto, accolte e guidate dai volontari del Gruppo FAI Pistoia e FAI Giovani - Pistoia. Un numero impressionante per il nostro minuscolo e prezioso luogo. Senza contare le tante persone che, leggendo la notizia sui giornali ma non potendo venire di domenica, sono venuti comunque a trovarci di sabato e come “guide” hanno trovato i nostri abitanti :)

Onestamente non ci aspettavamo un tale successo. Grazie davvero di cuore al FAI, alla Pro Loco, agli Artisti della nostra “Rive Gauche” e agli Artisti invitati, grazie a tutti gli Abitanti e agli Amici che hanno collaborato all’organizzazione. Non potevamo concludere in modo più entusiasmante la nostra “stagione eventi” 2019. Voi però non smettete di venire a visitare ed esplorare il nostro borgo museo! Vi ricordiamo che - su richiesta e prenotazione - è sempre possibile fare esperienza di una visita guidata. Per tutte le info: www.castagnodipiteccio.it

E così, col cuore esploso di gioia, come si vede nei sorrisi di Aldo & Riccardo (Presidente & Vice della Pro Loco di Castagno) a fine #GiornataFAI (scorri all’ultima foto), vi stringiamo tutti insieme in un unico fortissimo abbraccio di ringraziamenti, tutti quanti voi che (organizzatori, collaboratori, visitatori) avete partecipato. 

🤗💚🌰 

GRAZIE, CdP staff & gli Abitanti

Gli artisti della "Rive Gauche"

Qui vi presentiamo tre artisti che abitano a Castagno e che sono pure vicini di casa:

si trovano infatti tutti e tre nella “Rive Gauche” - come la chiamano loro - del borgo, appena sopra la piazzetta del paese con la fontana. Due pittori ed un illustratore o, più precisamente, un fumettista. In ordine alfabetico: Luciano Gelli, Pieralberto Luzzana e Riccardo Innocenti.

Luciano Gelli, Pieralberto Luzzana, Riccardo Innocenti: i tre artisti abitanti della “Rive Gauche” - Castagno di Piteccio, Borgo Museo Festival 2019

Luciano Gelli, Pieralberto Luzzana, Riccardo Innocenti: i tre artisti abitanti della “Rive Gauche” - Castagno di Piteccio, Borgo Museo Festival 2019

In occasione della prima edizione del Borgo Museo Festival (30 giugno 2019),

avevano aperto al pubblico i loro ateliers, esposto in piazzetta e per i vicoli le loro opere d’arte, insieme a quelle di altri artisti, alcuni amici invitati a colorare il cuore del Borgo Museo mentre Riccardo disegnava i passanti che si fermavano nella sua terrazza a farsi ritrarre... Quel giorno gli artisti della “Rive Gauche” di Castagno hanno così creato un’atmosfera che “sembrava di essere tornati indietro nel tempo” - ci hanno poi raccontato gli abitanti. Ovvero, sembrava di essere tornarti agli anni in cui il borgo, soprattutto in estate, veniva popolato da artisti, creativi, curiosi… erano gli anni ‘70, gli anni in cui è nato il primo nucleo del Museo all’aperto di Castagno!

Foto tratte dal “Borgo Museo Festival 2019” - sfoglia l’album completo qui!

Siamo sicuri che quella magica atmosfera si replicherà anche domani, domenica 13 ottobre, per la Giornata FAI d’Autunno 2019 e tantissime prossime volte! Intanto, ecco chi sono I NOSTRI TRE ARTISTI ABITANTI :)


Borgo Museo Festival 2019 - 158 - verticale.jpg

Luciano Gelli

Autentico Castagnolo, ha a che fare con l’arte da tutta la vita. Nella sua pittura, c’è la passione per il mondo e per l’umanità.

LUCIANO GELLI è nato a Castagno di Piteccio nel 1947, borgo ai piedi dell’Appennino dove ancora vive. Ha studiato e si è diplomato alla scuola d’Arte di Pistoia come Maestro d’Arte. Ha avuto tra i suoi insegnanti artisti famosi nel panorama pistoiese come: Jorio Vivarelli, Umberto Mariotti, Stelio Rossi, Vasco Melani, Pietro Bugiani, Giovanni Bassi, Alfiero Cappellini, Remo Gordigiani, Sigfrido Bartolini, Siliano Simoncini. Dal 2007 fino alla chiusura 2018 ha frequentato la scuola di Paolo Tesi, e poi la scuola di “Disegno e colore, corso per adulti” del compagno di classe Paolo Tesi di cui tutt’ora fa parte. Allievi adulti che sempre volentieri partecipano alle iniziative artistiche che si svolgono a Castagno di Piteccio, il borgo museo di Pistoia. Luciano racconta così la sua pittura: “CON-PASSIONE. La persona è sempre stata al centro della mia ricerca espressiva, la persona nella sua complessità, nelle sue fragilità, ma anche nei suoi desideri profondi di conciliazione con se stessa e gli altri. Il filo che unisce molta parte del mio lavoro si rifà al tema della compassione. Questa parola che è stata per me fonte di ispirazione deriva dal latino cum patior - soffro con - e dal greco sym patheia - simpatia, provare emozioni con… Nelle mie pitture ho cercato di esprimere questo sentimento come manifestazione di un tipo di amore incondizionato, una comprensione dell'altro che sospende ogni giudizio morale. Un sentimento e una emozione che ho cercato di esprimere nelle mie pitture anche attraverso la vicinanza fisica, gli sguardi, gli abbracci, tra persone diverse tra loro, per genere, età, provenienza. Con i colori a volte in forte contrato tra loro ho voluto evidenziare le tensioni che alimentano queste differenze, con i tratti di un unico colore dei volti ho voluto annullarle e rendere visibile il possibile, con segni decisi nel definire volti ho voluto fissare intrecci di sguardi sospesi che esprimono tenerezza e sollievo dalla fatica di vivere. Con il mio lavoro cerco di esprimere questa mia passione per l’arte e questa fiducia nell’essere umano che ha a cuore l’altro e sa prendersene cura.”

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Pieralberto Luzzana

Da quando vive a Castagno, ha iniziato a dipingere una serie di scorci del borgo, tra sogno e realtà… La sua vera fonte d’ispirazione resta però la moglie Sarah, musa e restauratrice.

PIERALBERTO LUZZANA nasce ad Alzano Lombardo (BG) il 21 settembre 1956. Viene trasportato nel mondo dell’arte dallo zio pittore Franco Luzzana, che riconoscendone le doti, lascerà in eredità al nipote un’impronta fondamentale dal punto di vista tecnico-artistico nell’ambito pittorico. Pieralberto si diploma presso il liceo artistico statale “Casorati di Novara”. Nel 1977 vince il primo premio alla quarta edizione del concorso di pittura della “Scuola delle Trasmissioni di Roma”; nel 1994 organizza la sua prima mostra personale a Vigevano (PV). Dopodiché partecipa a numerose mostre personali In tutto il nord Italia: Milano,Torino, Venezia, Bergamo, conseguendo il primo premio della critica alla “Mostra di pittura delle strutture Comunali” di Asti. Nel 1985 Pieralberto frequenta corsi di disegno e fumetto presso la scuola di grafica del Castello Sforzesco di Milano. A Pitigliano (GR), negli anni successivi frequenta corsi di modellazione e decorazione di ceramiche artistiche tenuti dal maestro Roberto Polidori. Nel 2004 partecipa, grazie al sostegno della Prefettura di Novara, alla realizzazione del progetto “Oblò-Cantieri d’arte”, laboratori d’arte, teatro e danza dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 15 anni. Nel frattempo continuano ad essere numerose le sue mostre personali e nel 2010 vince il titolo di “Miglior pittore dell’anno” presso l’associazione culturale “La Riseria” di Novara. Nel 2017 l’Archivio d’arte Sgarbi inserisce nella raccolta “Gli artisti nella Collezione Sgarbi” due opere di Pieralberto Luzzana. L’artista, ad oggi, nel Paese di Castagno (PT), vive e prosegue il suo sentiero artistico senza tempo. | Facebook

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Riccardo Innocenti

Il fumettista di Castagno: al Borgo Museo Festival 2019 c’era la fila davanti alla sua casa per farsi ritrarre a colpi di pennarello!

RICCARDO INNOCENTI nasce a Pistoia il 10 aprile 1977. Nel 1996 si diploma al Liceo scientifico. Dal 1997 al 2000 frequenta per tre anni la Scuola internazionale di Comics di Firenze. In seguito frequenta corsi di disegno dal vero , nudo e pittura a olio. Fumetti: nel 2009 per Round Robin, “Don Peppe Diana, per amore del mio popolo”; per il sito de L’Insonne “Variabile di Felicità“, su testi di Alessia Di Giovanni, successivamente pubblicato nell’ albo “Rumori di fondo” (Ed. Arcadia 2012); nel 2010 su testi di Francesco Matteuzzi: “Regina di cuori”, “L’amore al tempo degli emoticon” e inediti; locandina di “Un cuore per il Meyer”; copertina del libro “Quarto di secolo” di Iacopo Innocenti. Nel 2011 disegna per round Robin “ Libero Grassi - Cara Mafia ti sfido” su testi di Laura Biffi e Gabriele Lupoli. Nel 2012 disegna l’episodio n. 65 di “Davvero” per il web; disegna la storia de L’ Insonne “ L’uomo che cercava quadrifogli” su testi di Marco Di Grazia, per Verticalismi, successivamente pubblicato nell’ albo “Vemt’Anni” (Ed. Arcadia 2014). Nel 2013 disegna l’albo speciale de L’Insonne per Serravalle Noir “L’Amore malato” su testi di Alessandro Di Virgilio. Nel 2014 disegna la storia de L’Insonne “ Il volto immortale” su testi di Federico Pantaleonin, per l’ albo “Vent’ Anni”, successivamente pubblicata su Verticalismi; disegna la locandina di “Serravalle Noir 8"; disegna la locandina di “Giallo Pistoia”. Nel 2015 disegna la locandina di “Serravalle Noir 9”; disegna insieme a Giuseppe Di Bernardo, Giovanni Ballati, Riccardo Pieruccini, la storia “La Beffa di Lucchio”, su testi di Iacopo Innocenti, realizzata “dal vivo”, nell’ambito della ricorrenza storica dell’ evento a Lucchio. Nel 2017 disegna il numero 3 della serie The Professor, Follia, su testi di Cristiana Astori. Nel 2018 fa parte del gruppo di disegnatori che si esibiscono Live nell'evento A Colpi di Pennarello, che si svolge alla Magione del Tau di Altopascio. Partecipa all'evento Desco 2018, realizzando due tavole in chiave Fantasy sulla cucina Lucchese. Nel 2019 partecipa con un omaggio al libro "Cinque minuti due volte al giorno" di Marco Di Grazia e Cristiano Soldatich, su Chet Baker ( Ed. Shockdom). Vive a Castagno di Piteccio e qui, dall’estate 2019, una parete della sua casa ospita il murales dell’artista brasiliana Christiana Matos. | Facebook

FAI Pistoia ha scelto anche il Borgo Museo per le Giornate FAI d'Autunno 2019

Tra i tre itinerari in programma in tutto il territorio pistoiese per le Giornate FAI d’Autunno 2019 (sabato 12 e domenica 13 ottobre), anche Castagno di Piteccio - il borgo museo di Pistoia!

La Chiesetta di S. Francesco nel borgo di Castagno di Piteccio, Pistoia - foto di David Dolci

La Chiesetta di S. Francesco nel borgo di Castagno di Piteccio, Pistoia - foto di David Dolci

Sì, questa domenica 13 ottobre (dalle 10.00 alle 18.00)

vi aspettiamo insieme ai volontari e alle guide del FAI giovani Pistoia per farvi (ri)scoprire il nostro piccolo e prezioso Borgo, a soli 12 km dalla città di Pistoia, circondato da boschi e monti e, dalla metà degli anni ‘70, anche Museo all’aperto, custode ad oggi di oltre 40 opere d’arte... Durante le visite guidate dagli apprendisti ciceroni delle scuole superiori di Pistoia, avrete quindi modo di conoscere sia la storia del Borgo che del suo Museo; sarà visitabile anche la Chiesetta di S. Francesco. Inoltre, per l’occasione, gli artisti abitanti della “Rive Gauche” di Castagno, in particolare il fumettista Riccardo Innocenti ed i pittori Pieralberto Luzzana e Luciano Gelli, terranno aperti al pubblico i loro ateliers ed insieme ad alcuni amici artisti (Sergio Giannini, Daniela Fedi, Gloria Iozzelli, e gli allievi della scuola di Paolo Tesi) esporranno nella piazzetta e per i vicoli del paese le loro opere, colorando ancor di più il cuore del borgo museo.

PRANZO alla Pro Loco di Castagno

Ultima nota, non meno importante: su prenotazione, sarà possibile fermarsi a pranzo presso la Pro Loco. Menù (15 euro): lasagne al forno, prosciutto arrosto con contorno di patate, crostata casereccia, acqua, vino, caffè. Ragazzi 10 euro. Bambini fino a 5 anni gratis. Per prenotare basta inviare una mail a castagnodipiteccio@gmail.com oppure chiamare +39 366 9777735.

Qui tutte le informazioni dettagliate sull’evento: http://bit.ly/GiornataFAIdAutunno2019

Vi aspettiamo! CdP staff & gli Abitanti insieme a FAI :)

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Inaugurazione delle nuove opere d'arte nel #BorgoMuseo di Pistoia!

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Dopo la prima edizione del Borgo Museo Festival che ha invitato Pattern Nostrum (duo creativo dall’Italia) a realizzare due opere d’arte presso la Pro Loco di Castagno (un’installazione murale permanente ed un intervento di land art temporaneo) e dopo la Residenza d’Artista 2019 che ha ospitato sei artisti internazionali - Amie Lin dal Taiwan, Bianca Tschaikner dall’Austria, Browzan (Christopher Brown) dall’Inghilterra, Christiana Matos dal Brasile, Holly McKelvey dalla California, Marija Stankovic dalla Serbia - siamo pronti ad inaugurare ufficialmente e insieme a voi tutte le nuove opere d’arte che quest’estate 2019 hanno riacceso la tradizione avviata a metà degli anni ‘70 da Tommaso Paloscia, fondatore del Museo all’aperto di Castagno.

Vi aspettiamo quindi a Castagno di Piteccio - il Borgo Museo di Pistoia, sabato 21 settembre 2019 dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso (naturalmente) libero! In programma, due visite guidate con punto di ritrovo alla Pro Loco di Castagno: partenza del primo tour alle 11.00, secondo tour alle 15.00. Durata: un’ora circa. Biglietto: offerta libera.

Nota importante! Le visite guidate sono per gruppi a numero chiuso, è quindi fortemente consigliato prenotare via tel. (+39 366 9777735) o mail (castagnodipiteccio@gmail.com). Inoltre, è possibile prenotare il pranzo (Tortellata, 15 euro).

Vi aspettiamo! CdP staff & gli Abitanti

www.castagnodipiteccio.it

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Un progetto a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, con il Patrocinio del Comune di Pistoia, realizzato GRAZIE alla meravigliosa e accogliente ospitalità degli Abitanti di Castagno e al contributo della Fondazione Caript, ottenuto attraverso la vincita del Bando Sviluppo e Cultura 2019.